Il presidente e fondatore di Brembo, Alberto Bombassei, ha dichiarato in un’intervista al Sole 24Ore che il settore della componentistica italiano sarà messo a repentaglio nel caso in cui non si provveda entro la prossima settimana ad una riapertura, pur con ritmi più lenti e con tutte le necessarie precauzioni.
In caso contrario, le imprese italiane non riusciranno a sfruttare la ripartenza del settore, che ha iniziato a tornare lentamente operativo in alcuni stati europei.
Per quanto riguarda Brembo, Bombassei ha ricordato quanto l’impresa sia ormai globale, confermando la solidità patrimoniale e finanziaria del gruppo e l’intenzione della società di procedere nei progetti di alleanze o acquisizioni dirette cercando di cogliere ogni opportunità che si presenterà nei settori dei servizi ad alto valore aggiunto e dell’intelligenza artificiale.
Lunedì la sezione R&D e nuovi progetti Brembo è stata riaperta con oltre 140 lavoratori in sede, tuttavia, lamenta Bombassei, l’azienda stava iniziando a mostrare i primi segni di difficoltà a causa della riapertura degli impianti dei clienti in Germania (ed anche dei concorrenti), che presumibilmente si acuiranno con la riapertura in altri paesi europei.
La società ha comunque messo in campo tutte le precauzioni necessarie e concordate con Confidustria e Sindacati per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori, mentre per Bombassei la parte critica della ripartenza rimane il tragitto che i lavoratori dovranno percorrere per raggiungere gli impianti di produzione.