Pop. di Sondrio – Le motivazioni con cui il collegio dei probiviri ha respinto le richieste di Amber

Banca Popolare di Sondrio ha comunicato il testo integrale del verbale della riunione con cui il collegio dei probiviri ha respinto le richieste del fondo Amber riguardo il riesame da parte del cda del rifiuto dell’ammissione del fondo nella compagine sociale.

Il testo fa riferimento alla riunione, avvenuta per via telefonica per l’emergenza Covid-19, dell’organo chiamato a dirimere le controversie e composto da tre professori, Antonio La Torre (presidente), Alberto Crespi e Andrea Monorchio, e al quale ha partecipato in rappresentanza di Amber il notaio Mario Notari.

Nella sostanza, il collegio ha sostenuto di non essere un organo decisionale e quindi di non potere prendere posizione sulla delibera da parte del cda di Banca Popolare di Sondrio di respingere l’iscrizione a libro soci dei fondi Amber Capital UK e Amber Capital Italia.

La decisione è stata presa dal cda sulla base dell’articolo 30 del Testo Unico Bancario, che fa riferimento alle banche popolari e al divieto da parte di un singolo socio di poter detenere una quota superiore all’1% del capitale.

Banca Popolare di Sondrio è l’unica banca che non si è adeguata alla trasformazione dello status di popolare e non ha rinunciato al voto capitario. Sulla riforma che prevede la trasformazione delle popolari in spa deve esprimersi la Corte Europea. Ma per il momento la banca mantiene l’arrocco.

Nelle proprie motivazioni sul rifiuto di dare corso alle richieste di Amber di proporre al cda un riesame della propria decisione contraria, il collegio dei probiviri sostiene di non potere prendere una decisione in merito alla questione ma essere solamente chiamato a stabilire se il board ha pienamente motivato la propria decisione, cosa a sui avviso avvenuta e in modo non pregiudiziale, e, prende atto delle contestazioni del rappresentante di Amber, ma respinge le richieste.