Azimut in in rally a Piazza Affari. Intorno alle 15:15 le azioni della società del risparmio gestito presieduta da Pietro Giuliani segnano un balzo dell’8,3% a 24,65 euro, mentre il Ftse Italia Servizi Finanziari sale del 3,3 per cento. Il titolo è in cima al Ftse Mib (+2%).
Il mercato ha apprezzato la strategia della società, che ha deciso di non rinunciare al pagamento del dividendo, nonostante la pandemia Covid-19 e di puntare su un buy-back da parte della fiduciaria Timone che riunisce manager, consulenti e dipendenti della società.
L’assemblea di ieri ha infatti approvato la distribuzione di un dividendo ordinario di 1 euro per azione, che corrisponde a un dividend yield del 7% ai prezzi attuali, con pagamento interamente per cassa a partire dal 20 maggio 2020.
Il gruppo Azimut, d’altronde, non avendo una licenza bancaria non è soggetto alle limitazioni poste dalla BCE su pagamento cedole e buy-back ed è forte di un bilancio 2019 che presenta utili record. L’utile netto della società è stato pari 209,1 milioni (186,3 milioni nel 2018), mentre a livello consolidato ha raggiunto i 370 milioni (122,1 milioni nel 2018).
Altro punto approvato dall’assemblea che è piaciuto al mercato è il buy-back, che riguarda l’acquisto, anche in più tranche, fino ad un massimo di azioni proprie pari al al 9,77% del capitale, tenendo conto anche del 3,5% di azioni proprie già in portafoglio.
L’assemblea ha inoltre approvato il meccanismo di whitewash, che esime l’azionista di maggioranza relativa dall’obbligo di Opa totalitaria nel caso il superamento delle soglie rilevanti (25%) consegua ad acquisti di azioni proprie.