“Noi abbiamo intenzione di continuare a investire in Npl: in questo momento il mercato è in movimento e siamo attivi su più dossier. Confermiamo la nostra intenzione di acquistare 8,5 miliardi di Npl lordi entro il 2022”.
Lo ha dichiarato in un’intervista a il Sole 24Ore Luciano Colombini, Ad di Banca Ifis.
Il manager ha poi spiegato che nell’attuale situazione di emergenza sanitaria “sul portafoglio attuale non vediamo riflessi significativi. Il nostro portafoglio Npl, concentrato per il 90% su credito unsecured e per il restante 10% sul corporate, è formato prevalentemente da posizioni granulari.
Ovvio che la chiusura dei Tribunali, e il conseguente allungamento dei tempi di recupero, provoca un ritardo ma non una perdita di valore. Circa la metà dei nostri debitori è costituita da pensionati o dipendenti pubblici, e questo ci mette al riparo da rischi”.
“La crisi in atto potrebbe essere anche un’opportunità per noi. quando si acquista si beneficia degli sconti sui nuovi portafogli”, ha poi aggiunto Colombini.
In merito all’altro core business della banca, i servizi alle Pmi, l’Ad ha sottolineato che “il mondo delle imprese sta subendo un rallentamento. Noi stiamo facendo le prime valutazioni, per avere un quadro più chiaro dovremo attendere almeno il terzo trimestre. Di certo il piano andrà rivisto perché il 2020 sarà diverso da quanto immaginato”.
In merito all’offerta vincolante presentata per Farbanca, Colombini ha spiegato che si tratta di “una banca interessante, in un settore, quello delle farmacie, in cui siamo già presenti con Credifarma. Se l’offerta andasse a buon fine, diventeremmo il primo operatore di mercato e potremmo sviluppare importanti sinergie in un settore anticiclico”.
“Per il resto, continuiamo a guardare con attenzione al mercato dei servicer specializzati nel credito secured”, ha concluso l’Ad.