Generali – I vertici ribadiscono la robusta solidità patrimoniale e operativa

Generali gode di “una situazione patrimoniale estremamente solida” ed è robusta anche dal punto di vista operativo, finanziario e di governance”.

È quanto hanno risposto i vertici della compagnia triestina, in vista dell’assemblea fissata per il 30 aprile, alle domande rivolte dai soci in merito a una potenziale scalata.

Dalla compagnia hanno messo in luce che l’epidemia Covid-19 ha portato “un contesto di grande incertezza e forte volatilità” e per ora “non è ancora possibile fare una stima ragionevole di medio termine dei potenziali impatti economici”.

Tuttavia, Generali “prosegue il suo impegno nell’attuazione disciplinata della propria strategia, “Generali 2021”, focalizzandosi sui tre pilastri di crescita profittevole, capital management e ottimizzazione finanziaria, e innovazione e trasformazione digitale, valutando e selezionando le opportunità di fusione e acquisizione secondo criteri rigorosi.

La strategia di M&A si conferma disciplinata e attenta alle potenziali opportunità che si possono manifestare sul mercato”, focalizzandosi “sul business assicurativo e asset management, con l’obiettivo di rafforzare la posizione di leadership di Generali in Europa, con un’ottica selettiva”, ha spiegato il top management.

Tornando alla solidità, i vertici rimarcano che “il Solvency ratio, che al 31 dicembre era pari al 224%, rimane tutt’oggi a livelli elevati”. Questo “ha permesso di confermare, seppure con pagamento suddiviso in due tranche, il dividendo proposto. Ovviamente, i possibili ulteriori effetti futuri di questa crisi sull’economia saranno monitorati ed affrontati”.

Riguardo alla riduzione del debito e dei relativi oneri, da Trieste hanno spiegato che “il costo medio delle passività subordinate è sceso dal 6,18% di fine 2018 al 5,23% di fine 2019. E per i prossimi mesi «la politica è di mantenere un approccio opportunistico e dinamico al fine di ridurne il costo ed ottimizzarne la composizione”.

Sul fronte della governance, la compagnia ha ribadito che “non è soggetta al controllo né di fatto né di diritto da parte di qualsivoglia azionista o altro soggetto, aggiungendo che non c’è l’intenzione, di introdurre il voto maggiorato. In merito alle cessioni, saranno valutate “in chiave opportunistica”.