“L’operazione andrà avanti anche in presenza di adesioni al 50% più una azione del capitale di Ubi”.
Lo ha affermato Carlo Messina, Ad di Intesa Sanpaolo, dopo il via libera dell’assemblea all’aumento di capitale a servizio dell’Ops promossa sul capitale di Ubi.
“Grazie al sostegno dei nostri azionisti proseguiamo con maggior convinzione nell’offerta di scambio promossa nei confronti di Ubi.
Un’operazione che, nel contesto generato dall’epidemia da Covid-19, acquisisce maggiore valenza strategica e per Ubi Banca una prospettiva ancor più rilevante: elevata patrimonializzazione, robusta copertura dei crediti deteriorati, dimensione, diversificazione e capacità di investimento assumono ora ulteriore valore”, ha aggiunto il manager.
“La creazione di un campione italiano, leader a livello continentale, grazie alla posizione di settimo operatore per generazione di ricavi e terzo per valore di Borsa dell’Eurozona – sarà in grado di generare ulteriori benefici per tutti gli stakeholder e per i territori di elezione di Ubi, Sono previsti ogni anno 10 miliardi di credito aggiuntivi, senza alcuna revoca dei fidi concessi.
Garantiremo la valorizzazione del personale Ubi, che manterrà piena autonomia nell’erogazione del credito a livello locale. Rafforzeremo queste aree grazie all’assunzione di 2.500 giovani, mentre le uscite saranno solo su base volontaria.
Nei territori in cui è presente Ubi e dove sono presenti i suoi azionisti, saremo in grado di portare la nostra capacità di remunerare gli azionisti in maniera significativa e sostenibile con dividendi distribuiti, pari a circa 13,5 miliardi in 5 anni, senza considerare i 3,4 miliardi di dividendi a valere sull’utile 2019, la cui distribuzione è stata sospesa sino ad ottobre raccogliendo le raccomandazioni della BCE”, ha poi spiegato il manager.
“Con il bilancio del 2019, oggi approvato, abbiamo ottenuto risultati significativi, raggiungendo tutti gli obiettivi e generando benefici per tutti gli stakeholder. L’utile netto pari a 4,2 miliardi è il più elevato degli ultimi 11 anni, allo stesso tempo la patrimonializzazione e il profilo di rischio ci pongono ai vertici del settore in Europa.
In questa fase di eccezionale emergenza abbiamo deciso di raccogliere le indicazioni provenienti dalle autorità di supervisione riservandoci di esaminare la distribuzione del dividendo originariamente previsto, in una nuova assemblea degli azionisti da convocare dopo il 1° ottobre.
Con un’eccedenza di capitale di circa 19 miliardi, Intesa Sanpaolo è tra le banche che nei prossimi mesi potranno tornare a remunerare gli azionisti in maniera consistente e sostenibili”, ha ribadito Messina.