Pattern – 2019 positivo, ma il futuro è incerto causa Covid 19

Pattern approda all’AIM il 17 luglio e chiude il 2019 con ricavi in crescita del 26% a 55,6 milioni, ma le performance flettono a livello di Ebitda (+11% a 5,9 milioni) e di utile netto (+8% a 3,8 milioni) anche per gli 1,2 milioni connessi agli oneri di quella quotazione che ha apportato 8,5 milioni di mezzi freschi. Risorse grazie le quali la liquidità netta sale a 12,4 milioni, anche se poi ridiscende per l’acquisto del 51% di SMT per 5,5 milioni. Il 2019 è stato quindi positivo, mentre sull’immediato futuro si è abbattuta quella tempesta della pandemia Covid 19 i cui effetti nel medio-lungo nessuno oggi è in grado di valutare.

Modello di Business

Nata nel 2000, Pattern opera nel mercato del luxury fashion e si posiziona tra i più importanti operatori nella progettazione, sviluppo, prototipazione e produzione di linee di abbigliamento per alcuni dei più prestigiosi marchi mondiali esclusivamente top di gamma, ed è proprietaria dal 2014 del brand outerwear ESEMPLARE. 

Nel 2017 ha avviato un processo di crescita strutturato ed integrato grazie all’acquisizione della Roscini Atelier Srl, leader nella modellistica e produzione del segmento donna (successivamente incorporata nella capogruppo), e al recente ingresso nel gruppo (31 marzo 2020) della Società Manifattura Tessile Srl (SMT), storica azienda reggiana specializzata nella prototipia e produzione della maglieria di lusso, settore fino a quel momento non presidiato dal gruppo.

Ultimi Avvenimenti

A conferma del percorso di crescita comunicato in sede di Ipo, a fine marzo  2020, Pattern ha perfezionato l’acquisto del 51% della Società Manifattura Tessile Srl (SMT), realtà che nel 2019 ha registrato ricavi per 17,9 milioni (11,3 milioni nel 2018), con un Ebitda di 1,8 milioni (Ebitda margin del 10%) e un utile pari a circa 0,65 milioni. Il prezzo totale dell’operazione è pari a 5,5 milioni, con un meccanismo di protezione legato alla chiusura del bilancio 2020 di SMT Srl. Obiettivo dell’operazione è la creazione  di un polo italiano della progettazione del lusso.

La strategia prevede infatti, oltre al rafforzamento della propria posizione competitiva tramite lo sviluppo per linee interne, attraverso nuove partnership con importanti brand del settore, anche uno sviluppo per linee esterne da realizzarsi tramite acquisizioni di società target. 

Conto Economico

Si premette che, a seguito della modifica del perimetro di consolidamento per le operazioni concluse nel 2019 e al fine di rendere omogeneo il confronto con il 2018, la società ha fornito i dati 2018 pro-forma.

Nell’anno i ricavi del gruppo con una crescita del 26% si attestano a 55,7 milioni. Tuttavia la positiva performance è stata in parte assorbita dai maggiori costi per servizi a 23 milioni (+36%) e comprensivi in particolare di 1,2 milioni di costi di quotazione, e del personale a 9 milioni (+26%), anche a seguito dell’aumento del numero medio di dipendenti passato da 155 a 169.

L’Ebitda si attesta così a 5,9 milioni (+10,5%) con una marginalità al 10,7% rispetto al 12,2% del 2018 pro-forma. Al netto dei costi sostenuti per la quotazione, l’Ebitda cifra in 7,2 milioni (+34%) e Ebitda margin risulta pari al 12,9%.

Cresce del 10,5% a 5,5 milioni anche l’Ebit, spesati ammortamenti pari a 0,5 milioni (0,4 milioni nel 2018), con un Ros diminuito di 1,4 punti percentuali al 9,9%.

L’utile netto con un incremento dell’8% si attesta a 3,8 milioni, dopo imposte contabilizzate pari a 1,6 milioni (+15%) mentre l’utile netto adjusted, che non comprende i costi di quotazione, è pari a 4,7 milioni con un incremento del 33% rispetto al 2018.

Breakdown Ricavi

A conferma dell’internazionalizzazione del business, a fine 2019 l’88% del giro d’affari (82% nel 2018) è stato generato oltrefrontiera.  In particolare si denota il significativo sviluppo in Europa (escluso Italia) con vendite salite del 37% a 48 milioni a fronte del calo evidenziato sia in Italia (-17% a 6,6 milioni) sia nei Paesi Extra UE (-35% a 0,5 milioni), il cui contributo è comunque limitato all’1%.

Stato Patrimoniale

Il sostenuto aumento del patrimonio netto a 17 milioni (7 milioni nel 2018) e della liquidità finanziaria netta, passata da 4 milioni circa a 12,4 milioni, è connesso ai mezzi freschi introitati con l’aumento di capitale effettuato nell’ambito della quotazione all’Aim per 8,5 milioni, ma anche alla generazione di cassa conseguente al positivo andamento dell’esercizio.

Ratio

In presenza di una posizione finanziaria netta positiva i principali indicatori patrimoniali per entrambe gli esercizi non sono significativi.

Permane su livelli di tutto rilievo il ritorno per gli azionisti con un Roe passato al 21,8%, dal 51%  di un anno prima in relazione al rafforzamento patrimoniale.

Outlook

In un comunicato dello scorso 11 marzo la società conferma la continuità del business nonostante la contingente situazione creata dal Covid-19, grazie in particolare alla predisposizione di un recovery plan che consente di non interrompere l’attività produttiva.  È inoltre operativo un piano di digitalizzazione per proseguire l’attività in Smart Working. Potenziati infine gli investimenti tecnologici CAD 3D per continuare l’attività lavorativa sulla parte modellistica e progettuale con i clienti attraverso modellazioni e prototipi virtuali.

Nonostante ciò il gruppo potrebbe risentire della crisi economica globale causata dalla pandemia di Covid-19 che non ha risparmiato il mondo della moda di lusso. L’epidemia ha infatti portato all’interruzione di quasi tutta la produzione facendo di fatto saltare anche i programmi dei marchi di lusso. Al blocco della produzione si è aggiunta anche la chiusura dei punti vendita con il conseguente deciso rallentamento della domanda.

Borsa

Dall’avvio delle quotazioni, dello scorso 17 luglio ad un prezzo di collocamento di 3,25 euro, il titolo ha mostrato un certo apprezzamento, toccando il massimo a 5,42 euro il 13 febbraio. Data dalla quale ha iniziato la discesa toccando il prezzo minino a 3,14 euro il 12 marzo, in concomitanza con il crollo delle borse connesso alla pandemia di Covid-19, l’azione ha poi recuperato parte del terreno perso, attestandosi in area 3,8 euro.

Dal prezzo di collocamento il titolo ha guadagnato il 17%, rispetto al calo del 26% segnato dal Ftse Aim Italia.

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