Risultati di Hsbc, colosso bancario britannico, pesantemente colpiti dalla crisi Covid-19. L’istituto di credito ha presentato ieri i risultati del primo trimestre che evidenziano un pesante calo dell’utile a 3,2 miliardi di dollari, in calo del 49% rispetto ai 6,2 miliardi dell’analogo periodo 2019. La causa è legata all’aumento delle rettifiche su crediti salite da 2,4 a 3 miliardi dovute all’impatto del Covid-19 a cui si sono aggiunti gli effetti del crollo del petrolio.
Da notare che la banca ha una buona parte delle proprie attività in Asia, regione da cui è partita l’epidemia Covid-19 e che per prima ne ha subito le conseguenze economiche.
Il calo dei risultati è legato alle difficoltà della clientela e al conseguente un aumento delle posizioni critiche tra i crediti che potrebbe portare a un ulteriore aumento delle sofferenze.
Il margine di intermediazione, invece, non è stato particolarmente impattato attestandosi a 13,69 miliardi, in calo del 5,1%. I costi hanno registrato una diminuzione del 4,5% a 7,85 miliardi.
Il gruppo, pur sottolineando che anche nei prossimi mesi sarà necessario procedere a un forte contenimento delle spese, ha per il momento sospeso l’attuazione del pesante piano di ristrutturazione che prevedeva tagli del personale per 35 mila dipendenti e che era stato messo a punto per contrastare il calo della redditività che si era evidenziato già prima della crisi Covid-19.
Tra i diversi pericoli legati alla situazione, Hsbc ha sottolineato il crescente rischio di frodi. Come richiesto dalla Bce anche Hsbc ha sospeso il pagamento dei dividendi.