Il gruppo guidato da Francesco Starace ha pubblicato il report trimestrale relativo ai dati operativi, in anticipo rispetto all’approvazione e diffusione dei dati economico-finanziari periodici, prevista per il prossimo 6 maggio.
In dettaglio, nel 1° trimestre 2020 la produzione consolidata di energia elettrica è stata pari a 51.435 GWh, in calo del 13% su base annua. Una dinamica che sconta principalmente la contrazione dell’output convenzionale (-28,6% a 25.956 GWh) – a causa della drastica contrazione della produzione delle centrali a carbone (-79% a 2.837 GWh) – che non è stata compensata dalla generazione rinnovabile (+12% a 25.479 GWh).
Quest’ultima, in particolare, è stata trainata dalla crescita double digit dell’eolico (+18,2% a 7.419 GWh) e del solare (+17,6% a 1.242 GWh), nonchè dall’incremento dell’idroelettrico (+9,4% a 15.224 GWh), che da solo rappresenta il 30% dell’output complessivo.
Dinamica analoga anche con riferimento alla sola Italia, dove la produzione di Enel è diminuita del 17,2% a 9.081 GWh, per effetto della contrazione della generazione convenzionale (-38,4% a 3.742 GWh) – complice anche il dimezzamento della produzione delle centrali a carbone -, che non è stata compensata dall’incremento dell’output rinnovabile (+9% a 5.339 GWh), spinto dall’idroelettrico (+14,5% a 3.478 GWh, il 38% del totale).
Da notare che nel periodo in esame la generazione rinnovabile, rappresentando il 59% dell’output complessivo, ha superato quella convenzionale.
Infine, in calo anche la vendita di energia elettrica realizzata dal gruppo a livello globale, -5,5% a 77,7 TWh, in particolare in Italia (-10,3%, il 30% del totale) e in America Latina (-5%, il 39% del totale). Andamento contrario invece per il Resto dell’Europa (+33,3%, il 3% del totale).