Marr ha comunicato nei primi tre mesi dell’anno in corso, che per effetto della stagionalità sono relativamente significativi per il loro contributo ai ricavi di vendita dell’intero esercizio, le vendite totali del gruppo hanno risentito degli effetti della diffusione del Covid-19 in Italia e si sono attestate (valori preliminari consolidati) a circa 260 milioni rispetto ai 329 milioni del 2019.
Tuttavia dall’inizio dell’anno fino al 23 febbraio 2020 le vendite del gruppo presentavano un incremento pari al 4,1% rispetto a quelle relative al pari periodo dell’anno precedente, con una performance che era in linea con gli obiettivi di crescita definiti prima del diffondersi della pandemia.
Da segnalare comunque che, in tale situazione blocco delle attività da parte del Governo, Marr ha potuto fa leva tra l’altro sullo sviluppo del progetto per la distribuzione di Food Pack nell’ambito del programma “Buoni spesa Covid-19” attuato dall’esecutivo e gestito dalle
amministrazioni locali.
Inoltre particolare attenzione è stata rivolta agli operatori che hanno continuato o persino sviluppato la propria operatività con particolare riguardo ai clienti della ristorazione che hanno implementato il servizio di food delivery e, ove possibile e autorizzato, il take away.
Per questi segmenti di clientela sono stati predisposti appositi piani di comunicazione e di fornitura ampliando la gamma con specifiche merceologie (anche in ambito packaging).
Nel contempo Marr ha immediatamente attuato misure contenitive sul fronte dei costi, con un positivo impatto sulla gestione di quelli operativi, che comunque da sempre nel gruppo sono soprattutto variabili.
Va peraltro ricordato infine che Marr possiede una struttura organizzativa e distributiva presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale ed è in grado di garantire un adeguato livello di servizio, anche nel rispetto delle misure restrittive in essere, a tutta la clientela ed in ogni area ed attività in cui siano presenti consumi alimentari extradomestici.