Mercati – Apertura poco mossa, ancora in discesa il greggio

Apertura incerta per le borse europee, in un mercato appesantito dalla continua discesa delle quotazioni del greggio e in attesa degli interventi delle banche centrali nei prossimi giorni. A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,7% in area 17.500 punti.

Poco mossi il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,04%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).

Il focus degli operatori è rivolto in particolare sui meeting delle banche centrali con la Federal Reserve che si riunisce tra oggi e domani, mentre giovedì sarà il turno della Banca centrale europea da cui alcuni operatori si attendono un’estensione del Qe anche ai titoli high yield.

Continua intanto a rallentare il ritmo dei contagi del coronavirus con diversi paesi che si preparano a riaprire gradualmente l’attività economica allentando le misure di lockdown tra cui Italia e Stati Uniti, mentre la Gran Bretagna ha dichiarato che è ancora troppo presto.

Tra le materie prima, infine, prosegue il calo del petrolio, con il Wti (-14,2%) crollato a 11 dollari dopo che il più grande Etf americano sul greggio ha dichiarato che venderà tutti i suoi contratti in scadenza a un mese per evitare ulteriori perdite a causa della forte riduzione dei prezzi. In ribasso anche il Brent (-3%) a 22,4 dollari.

Sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute in attesa delle indicazioni dell’istituto di Washington, con il cambio euro/dollaro sostanzialmente stabile in area 1,082 e il dollaro/yen a 107,2.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di 5 punti base in area 216 con il rendimento del decennale italiano all’1,71%, mentre aumentano le polemiche sull’ultimo Dpcm sulla fase 2. Stamane invece il Tesoro offre titoli a breve fino a 10,5 miliardi di titoli Bot.

Tornando a Piazza Affari bene in avvio Azimut (+2,8%), Bper (+1,8%), Banca Generali (+1,6%) e Atlantia (+1,5%), con quest’ultima che tiene oggi il Cda sui conti. In ribasso invece Ferrari (-0,4%) ed Eni (-0,4%).