Atlantia – Abertis traina ricavi ed Ebitda nel 2019, accantonamenti frenano l’utile

Il Cda di Atlantia ha approvato i risultati del 2019, che includono il contributo per l’intero esercizio del gruppo Abertis, consolidato a partire da fine ottobre 2018, e il consolidamento integrale della società concessionaria spagnola Autopistas Trados-45 (di cui Iberpistas, controllata al 100% da Abertis Autopista España, già deteneva il 50% del capitale sociale).

Inoltre, nel corso dell’esercizio è stata perfezionata la cessione da parte di Abertis Infraestructuras della propria quota dell’89,7% in Hispasat, determinando il deconsolidamento della stessa società e delle società da questa controllate.

I ricavi operativi del gruppo Atlantia registrano un incremento del 68,2% a 11,63 miliardi, di cui 4,5 miliardi derivanti dal contributo di Abertis. Su base omogenea pro-forma, crescono di 442 milioni (+4%) principalmente per l’aumento dei ricavi da pedaggio (436 milioni, di cui del gruppo Abertis 304 milioni, delle concessionarie autostradali estere 88 milioni e delle concessionarie autostradali italiane 44 milioni).

I ricavi per servizi aeronautici sono pari a 826 milioni, in diminuzione di 8 milioni rispetto al 2018 principalmente per l’impatto della delibera ASI sulle tariffe del gruppo Aéroports de la Côte d’Azur.

L’Ebitda è pari a 5,7 miliardi, con un incremento del 52% rispetto al 2018 (3.768 milioni) attribuibile essenzialmente al diverso apporto del gruppo Abertis (3.186 milioni). Su base omogenea pro-forma il margine operativo lordo si incrementa di 56 milioni (+1%).

Dal lato dei costi, si segnala un impatto negativo netto di 1,4 miliardi connesso alla variazione operativa dei fondi, al cui interno si saldano 1,5 miliardi riferiti all’impegno assunto da Autostrade per l’Italia per la chiusura delle contestazioni avanzate dal MIT a seguito del crollo del Viadotto Polcevera.

Gli ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore sono pari a circa 4 miliardi, in aumento di 2,3 miliardi principalmente per il contributo del gruppo Abertis, che risente del diverso apporto nei due esercizi a confronto, nonché dei maggiori ammortamenti (1,2 miliardi) rilevati a seguito del completamento dell’allocazione contabile del fair value delle attività immateriali acquisite.

La voce accantonamenti per rinnovi e altri stanziamenti rettificativi è pari a 104 milioni e diminuisce del 38% risentendo principalmente dell’aggiornamento della stima del valore attuale degli interventi di rinnovo dell’infrastruttura in concessione di Aéroports de la Côte d’Azur rilevato nel corso del 2018.

L’Ebit si attesta a 1.666 milioni di euro (-16,1% su base annua).

Il saldo della gestione finanziaria riporta oneri netti per 1,2 miliardi, pressoché raddoppiati rispetto al 2018 anche per effetto dei finanziamenti accesi per l’acquisizione del controllo di Abertis Infraestructuras.

L’utile dell’esercizio di pertinenza del Gruppo si fissa a 136 milioni.

Il Cda proporrà all’Assemblea dei Soci del 29 maggio di destinare l’intero utile dell’esercizio alla riserva disponibile “Utili portati a nuovo”.

La situazione finanziaria al 31 dicembre 2019 del gruppo Atlantia presenta un indebitamento finanziario netto complessivo di 36,7 miliardi (38,8 miliardi al 31 dicembre 2018).

Per quanto riguarda i prossimi mesi, considerato l’impatto del Covid-19 sul traffico, ad oggi non è possibile prevedere l’evoluzione della situazione e dei tempi di ripristino delle condizioni preesistenti sul traffico e sulle attività del Gruppo.

Con riferimento ad Autostrade per l’Italia, continua il confronto con il MIT per individuare una soluzione condivisa e definitiva volta alla chiusura delle contestazioni mosse, tale da rendere al tempo stesso il piano di sviluppo e investimenti prospettato economicamente e finanziariamente sostenibile.

Il 5 marzo Aspi ha inviato al MIT una lettera con la quale ha offerto, tra l’altro, la propria disponibilità a farsi carico di impegni economici per un importo ad esclusivo carico della Società pari a 2,9 miliardi.

La controllata continuerà inoltre a monitorare costantemente la propria situazione finanziaria, anche a seguito degli effetti delle restrizioni normative alla mobilità per la diffusione della pandemia da Covid-19, e a valutare eventuali opzioni di supporto alla liquidità.

Si evidenzia infine che ai risultati del secondo semestre 2020 è atteso il contributo del gruppo messicano Red de Carreteras de Occidente (RCO), il cui consolidamento da parte di Abertis Infraestructuras consente un incremento dei ricavi e dell’Ebitda del gruppo e una ulteriore diversificazione geografica delle attività autostradali in concessione.