Deutsche Bank ha archiviato il primo trimestre con un utile netto di 66 milioni (-67% a/a), come già anticipato dalla banca tedesca. Al netto della componente di terzi, il risultato di pertinenza degli azionisti è risultato in perdita per 43 milioni (utile netto di 97 milioni nel periodo di confronto).
L’andamento ha risentito dell’aumento degli accantonamenti per perdite su crediti da 140 milioni a 506 milioni (di cui circa il 50% legato agli impatti generati dal Covid-19). Dal punto di vista operativo, la volatilità dei mercati ha favorito l’attività di trading.
I ricavi sono rimasti stabili a 6,35 miliardi, grazie alla crescita dell’investment banking e alla tenuta del corporate banking, del private banking e dell’asset management.
“Durante l’attuale crisi abbiamo mostrato numeri molto robusti e buone performance a supporto dei nostri clienti in tutte le attività core,” ha commentato Christian Sewing, Ceo di Deutsche Bank, in una nota.
Si ricorda che la banca è alle prese con un processo di ristrutturazione dopo cinque anni di perdite. La pandemai di coronavirus è iniziata a trimestre inoltrato e l’istituto ha già comunicato che potrebbe non raggiungere alcuni target.