Italgas – Ebitda +3,7% ma utile di gruppo -13,2% nel 1Q2020

Nel primo trimestre 2020 Italgas ha registrato ricavi totali consolidati in crescita su base annua del 5,2% a 327,1 milioni, attribuibili essenzialmente ai ricavi regolati distribuzione gas naturale (+8,5% a 315,3 milioni, il 96,4% del totale).

A livello di risultati operativi, l’Ebitda è salito meno che proporzionalmente del 3,7% a 227,3 milioni, per effetto dei maggiori costi operativi (+9% a 99,8 milioni).

L’Ebit è rimasto sostanzialmente stabile a 122,9 milioni (vs 123,6 milioni nel 1Q 2019), dopo essere stati spesati ammortamenti e svalutazioni aumentati del 9,2% a 104,4 milioni.

L’incremento pari a 18,0 milioni (di cui 10,8 milioni per effetto del consolidamento integrale di Toscana Energia e 1,8 milioni legati ai maggiori investimenti ex IFRS 16) è stato compensato dai minori ammortamenti legati alla sostituzione dei misuratori tradizionali con quelli elettronici (smart meter) pari a 6,0 milioni (15,2 milioni nel 1Q 2019).

Dopo proventi netti su partecipazioni ridotti del 84,5% a 0,9 milioni, per effetto del
consolidamento di Toscana Energia (nel 1Q 2019 consolidata con il metodo del patrimonio netto) e al netto del risultato delle minorities pari a 5,6 milioni, il conto economico si è chiuso con un utile netto di competenza del gruppo in calo a doppia cifra del 13,2% a 74,9 milioni.

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 ammonta a 4.450,5 milioni, in
aumento di 39,9 milioni rispetto a fine dicembre 2019. Includendo gli effetti
derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16 (76,3 milioni), l’indebitamento finanziario
netto si attesta a 4.526,8 milioni, in aumento di 41,5 milioni rispetto a 4.485,3 milioni di fine dicembre 2019.

Infine, nel periodo in esame gli investimenti tecnici sono balzati del 35,2% a 206,0 milioni e sono stati dedicati allo sviluppo, al rinnovamento e alla trasformazione digitale delle reti. Si segnalano in particolare gli investimenti di distribuzione (+85,5% a 155,0 milioni) per sviluppo rinnovo e mantenimento della rete.

In calo invece gli investimenti di misura (-29,9% a 30,1 milioni), dedicati essenzialmente all’ultima fase del piano di sostituzione, che si stima completato entro il 2020, dei misuratori tradizionali con quelli “intelligenti”.