Il Cda di Reno De Medici ha approvato i risultati del primo trimestre 2020. I ricavi sono stati pari a 182,6 milioni, in flessione dello 0,6% rispetto al primo trimestre 2019, a causa della riduzione dei prezzi di vendita nel segmento WLC, bilanciata solo in parte da un aumento dei volumi.
L’Ebitda ha registrato un incremento del 5,7% a 20,1 milioni, con una redditività del 11% (+60 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un +2,6% a 12,3 milioni, scontando parzialmente maggiori ammortamenti.
Il trimestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 18% a 9,4 milioni, beneficiando della diminuzione del tax rate dal 28,8% al 24,4%, grazie al maggior imponibile imputabile a società con perdite fiscali pregresse, e dei minori oneri finanziari netti.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 ammonta a 50 milioni, in leggero miglioramento rispetto ai 52 milioni del 31 dicembre 2019.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione 2020, al netto dell’incertezza legata all’epidemia, la società si aspetta una flessione dei volumi nella seconda parte dell’anno, mentre l’outlook a breve termine rimane abbastanza positivo per il core business del gruppo.