Servizi Finanziari – Il credit management potrebbe chiedere al Mef più flessibilità nel recupero crediti

Gli operatori attivi nella gestione e recupero crediti, nel breve termine, potrebbero fare richiesta al Tesoro per una maggiore flessibilità nel gestire le cartolarizzazioni coperte da garanzie pubbliche (Gacs), strumento messo in campo dal Governo nel 2016 per favorire la cessione delle sofferenze da parte delle banche.

Lo riporta Mf, secondo cui la possibile richiesta sarebbe da ricondurre al rallentamento del recupero dei crediti per effetto del lockdown imposto dal Governo a causa dell’emergenza sanitaria e alla chiusura dei tribunali, costringendo i servicer a rimettere mano ai piano di recupero già predisposti.

L’idea allo studio sarebbe quella di introdurre un meccanismo con il quale i titolari dei titoli emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni vedrebbero slittare i pagamenti da ricevere di qualche mese, almeno fino alla fine dell’epidemia da Covid-19 e un ritorno a una progressiva normalizzazione dell’economia. Il tutto in modo da compensare la frenata nel recupero dei crediti.

Nei giorni scorsi l’agenzia Moody’s ha analizzato alcune cartolarizzazioni, parlando di “cash flow più lenti e potenzialmente più bassi nelle transazioni”, in conseguenza degli impatti della pandemia sull’economia e sull’attività dei tribunali.