Generali – Ok dei soci a bilancio 2019, cedola da 0,96 euro in due tranche e riforma governance

L’assemblea di Generali ha approvato il bilancio 2019, chiuso con un utile netto di 1.1515 milioni, e la proposta di distribuzione del dividendo, pari a 0,96 euro per azione, diviso in due tranche, per adeguarsi alle raccomandazioni della Vigilanza di avere un atteggiamento prudente nella distribuzione della cedola.

La prima tranche, pari a 0,50 euro, sarà pagabile dal 20 maggio 2020, e la seconda, pari  0,46 euro, sarà pagabile entro la fine dell’anno e soggetta a verifica consiliare, nonché al
positivo accertamento della conformità alle disposizioni e alle raccomandazioni di Vigilanza al tempo vigenti relativamente al pagamento dei dividendi.

I soci, in sede straordinaria, hanno dato il via libera le modifiche statutarie relative alla governance (soggette alla preventiva approvazione da parte dell’IVASS) che prevedono, tra le altre cose, di attribuire al cda uscente la facoltà di presentare una propria lista per il rinnovo, da depositare almeno cinque giorni in anticipo rispetto alla scadenza fissata per gli azionisti.

In base alle modifiche, si riduce l’intervallo tra il numero minimo e massimo dei consiglieri a 13-17 dall’attuale 10-21 e estende lo spazio alle liste di minoranza, che potranno nominare fino a cinque membri. I consiglieri indipendenti dovranno essere almeno la metà del numero complessivo.

Gli amministratori di minoranza potranno essere nominati dalle due liste classificate dopo la prima e che abbiano ottenuto voti pari ad almeno il 5% del capitale sociale: ciò al fine di
assicurare che i consiglieri provengano da un’adeguata rappresentanza dell’azionariato. Nel caso in cui la terza lista non raggiunga la citata percentuale, o vengano presentate solo due liste, i consiglieri eletti dalla minoranza saranno comunque 3.

È prevista l’introduzione di una clausola di salvaguardia, che permette di trarre consiglieri
dalle liste arrivate dopo la prima, laddove quest’ultima non presenti un numero di
candidati sufficiente per coprire i posti cui avrebbe diritto.

“Siamo davanti a uno scenario complesso e inedito di cui ad oggi è difficile prevedere l’evoluzione ma la nostra forza e la nostra solidità ci permettono di confermare la nostra strategia. “Generali 2021″ è un piano ambizioso che recepiva già alcune tendenze che la crisi ha accelerato”, ha affermato nel corso dell’assemblea il Group Ceo di Generali, Philippe Donnet.

“Dopo un anno abbiamo già raggiunto e superato alcuni obiettivi del piano, penso alla riduzione dell’ammontare e del costo del debito. In questo contesto dovremo essere più disciplinati e rigorosi nell’individuare le priorità e adattarci in corso d’opera”, ha aggiunto il manager.