L’Assemblea degli azionisti di Grifal, azienda attiva nel mercato del packaging industriale dal 1969, che progetta e produce imballaggi performanti innovativi ed eco-compatibili, ha approvato il bilancio al 31 Dicembre 2019.
Il bilancio si è chiuso con un utile d’esercizio pari a 503.177 euro, da destinare a Riserva Legale per 25.159 euro, a coperture perdite precedenti per 589,64 euro e a Riserva Straordinaria per 477.428,62 euro.
L’esercizio 2019 si è chiuso con ricavi in crescita del 7,4% a 18,637, un Valore della Produzione in aumento del 10,9% a 21,764 e con un Ebitda pari a 2,480 milioni (in crescita del 12,3%). La crescita registrata non ha consentito di raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano 2019-2020 che prevedevano ricavi per 19,650 milioni, Valore della Produzione per 22,165 milioni ed Ebitda per 2,944 milioni.
Le motivazioni sono individuabili nel generale rallentamento economico, accentuatosi nell’ultimo trimestre 2019 e registrato in particolare sul mercato italiano, che ha avuto un effetto diretto sulle decisioni prese dalle aziende clienti nel posticipare il lancio di nuovi prodotti e l’avvio di progetti che prevedano l’utilizzo delle soluzioni di imballo proposte da Grifal.
L’interesse crescente verso prodotti ecosostenibili ha comunque consentito a cArtù, il rivoluzionario cartone ondulato in grado di sostituire le plastiche e gli altri prodotti chimici per l’imballo, di registrare un continuo aumento del proprio peso relativo all’interno fatturato di Grifal superando l’11% su base annua.
Il piano di sviluppo di Grifal prevede di continuare a rafforzare anche la presenza sui mercati internazionali che già oggi rappresentano il 25% dei ricavi totali, oltre a puntare ad uno sviluppo ancora più rapido ed incisivo della società, integrando le forze esistenti con altre professionalità provenienti dall’esterno, anche in vista di possibili operazioni di M&A che la situazione economica così dinamica potrà presentare.
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