Mercati – Europa incerta prima della Bce, dati macro evidenziano impatto virus

Le borse europee hanno pressoché annullato i guadagni dell’apertura e viaggiano contrastate, dopo una serie di dati macroeconomici negativi e in attesa che si concluda la riunione della Bce.

A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 18.000 punti, debole come il Ftse 100 di Londra (-0,3%), mentre si mantengono lievemente positivi il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).

Poco sopra la parità i futures su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, all’indomani di una seduta tonica per Wall Street grazie anche agli esiti incoraggianti di alcuni test condotti sul farmaco di Gilead per verificarne l’efficacia contro il coronavirus.

Indicazioni positive anche dalle trimestrali dei colossi Microsoft, Facebook e Tesla, che dimostrano la buona tenuta di almeno una parte dell’economia statunitense.

Focus di giornata sulla Bce, da cui gli operatori si aspettano un’estensione del programma di acquisti di titoli anche alla luce degli ultimi dati macroeconomici, dai quali emergono gli effetti dell’emergenza sanitaria e dei lockdown.

Fra le statistiche diffuse in mattinata si segnala la contrazione del Pil nel primo trimestre 2020 dell’eurozona (-3,8% su base trimestrale, in linea con le attese) e della Francia (-5,8% congiunturale, peggio delle aspettative), oltre all’incremento oltre le stime dei disoccupati in Germania (+373 mila ad aprile), con il tasso di disoccupazione in aumento al 5,8%.

Nel pomeriggio i riflettori saranno puntati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. In precedenza, il Pmi manifatturiero Caixin China è sceso inaspettatamente a 49,4 ad aprile rispetto a 50,3 atteso dal consensus e da 50,1 del mese precedente.

In Italia, il Pil ha fatto segnare una contrazione del 4,8% (su base trimestrale) nei primi tre mesi del 2020, rispetto al -5,4% previsto dagli analisti.

Sul Forex l’euro/dollaro viaggia poco mosso a 1,088, così come il cambio tra biglietto verde e yen a 106,7, all’indomani della riunione della Fed che ha confermato la disponibilità ad utilizzare tutti gli strumenti possibili per contrastare l’impatto della pandemia.

Tra le materie prime, recuperano ancora terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+12,2%) a 25,3 dollari e il Wti (+15,9%) a 17,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riporta a 231 punti base con il rendimento del decennale italiano in area 1,8%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap avanzano Pirelli (+5,1%), Tenaris (+4,3%) ed Hera (+3,2%), mentre arretrano Diasorin (-4,9%) e Recordati (-2,7%). Sottotono le banche all’indomani dell’intervento di S&P che ha tagliato l’outlook su diversi istituti italiani da stabile a negativo.