Mercati – In rosso nel giorno della Bce, Milano termina a -2,1%

Chiusura in calo per le borse del Vecchio Continente nel giorno della Bce, mentre gli indici americani viaggiano deboli dopo gli acquisti della seduta precedente.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni in ribasso del 2,1% a 17.690 punti, sottotono come il Ftse 100 di Londra (-3,5%), il Dax di Francoforte (-2,2%), il Cac 40 di Parigi (-2,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,9%).

A Wall Street arretrano il Dow Jones (-1,0%) e lo S&P500 (-0,9%), mentre limita i danni il Nasdaq (-0,3%) dopo i conti di Microsoft, Facebook e Tesla e in attesa di Apple e Amazon.

Il report settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa ha evidenziato un aumento oltre le attese e pari a 3,8 milioni, portando il totale delle ultime sei settimane a oltre 30 milioni.

Intanto la Federal Reserve ha annunciato che estenderà il programma “Main Street Lending Facility” per fornire ulteriore supporto all’economia statunitense frenata dal coronavirus, dopo aver ribadito ieri, al termine della riunione del Fomc, l’impegno ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione nell’attuale contesto di incertezza.

In Europa focus sulla Bce che ha mantenuto invariati i tassi e gli acquisti di titoli, ma ha allentato le condizioni per le aste Tltro e lanciato una nuova serie di operazioni di rifinanziamento di emergenza pandemica (Peltro).

Christine Lagarde, presidente dell’Eurotower, ha poi affermato che l’economia dell’eurozona potrebbe subire una contrazione tra il 5% e il 12% nel 2020 e che l’istituto è pronto ad incrementare l’entità degli acquisti, chiedendo ai Paesi di implementare maggiori stimoli fiscali.

In mattinata sono stati diffusi diversi dati macro, fra cui spicca la contrazione del Pil nel primo trimestre 2020 dell’Eurozona (-3,8% su base trimestrale, in linea con le attese), così come in Francia (-5,8% congiunturale, peggio delle aspettative) e in Italia (-4,8% t/t, meglio delle attese), oltre all’incremento dei disoccupati in Germania (+373 mila ad aprile), con il tasso di disoccupazione in aumento al 5,8%.

Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza con decisione a 1,095 mentre il cambio tra biglietto verde e yen sale leggermente a 106,9.

Tra le materie prime, recuperano ancora terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+13,6%) a 25,6 dollari e il Wti (+21,8%) a 18,3 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia di quasi 8 bp a 232 punti base con il rendimento del decennale italiano in area 1,74%.

Tornando a Piazza Affari, infine, resistono le utilities con Italgas (+4,8%) ed Hera (+1,3%) in vetta al Ftse Mib mentre le vendite investono soprattutto Stm (-5%), Cnh (-4,8%) e le banche.