Intesa SP – Messina: abbiamo aiutato 3000 aziende a tornare in bonis e stanziato 50 mld per la ripresa

Nel giorno della presentazione dei risultati, che hanno battuto le attese del mercato, Carlo Messina sottolinea gli sforzi fatti dalla banca per contrastare la pandemia e sostenere le aziende e le persone in un momento di grade difficoltà per l’economia. “In un passaggio dalla complessità senza precedenti, abbiamo potuto rappresentare un punto fermo per l’Italia, grazie alla dedizione e competenza delle nostre persone e alla nostra forza e solidità, costruite in anni di gestione improntata alla profittabilità sostenibile, ad una robusta patrimonializzazione, al basso profilo di rischio” sottolinea Messina.

“Il 24 febbraio abbiamo fornito un immediato supporto all’economia, avviando la procedura di moratoria con la sospensione delle rate dei finanziamenti, mutui e prestiti. A fine aprile l’ammontare delle moratorie richieste era pari a circa 24 miliardi per le imprese e 13 miliardi per le famiglie” prosegue il Ceo della principale banca italiana.

“Nel primo trimestre dell’anno siamo stati a fianco di 3.000 aziende sostenendole a tornare in bonis e preservando così 15.000 posti di lavoro. Abbiamo elevato a 50 miliardi di euro l’ammontare del plafond di credito per il Paese: l’obiettivo è garantire continuità e produttività – le basi per il rilancio – fornendo le risorse necessarie a superare la fase di crisi anche a tutela dell’occupazione. Stiamo inoltre fornendo liquidità alle aziende di piccole e grandi dimensioni secondo quanto previsto dal Decreto Liquidità e in un contesto operativo che deve rispondere ai regolatori internazionali e nazionali” sottolinea Messina.

“La nostra risposta all’emergenza sanitaria” aggiunge l’ed della banca, “è stata significativa. La Banca, i suoi manager, tutte le nostre persone, insieme abbiamo messo in campo una cifra superiore ai 100 milioni per il rafforzamento delle strutture sanitarie e per progetti a elevato impatto sociale. Interventi di particolare rilievo riguardano le città di Bergamo e di Brescia”.

“Oggi vogliamo rafforzare in maniera rilevante queste significative misure, messe in campo già all’insorgere dell’emergenza: abbiamo infatti deciso di destinare 125 milioni del nostro Fund for Impact – ovvero il 50% della dotazione totale – al contrasto degli squilibri socio-economici causati dall’epidemia da COVID-19. L’insieme degli interventi messi a disposizione dalla Banca per contrastare questa crisi senza precedenti” rileva Messina, “può essere considerato tra i più rilevanti da parte di un’istituzione privata, anche a livello internazionale. Tutto ciò è reso possibile dalla capacità di ottenere risultati solidi e sostenibili”.