Intesa SP – Messina: l’aggregazione con Ubi porta a creazione di valore per tutti

“Siamo convinti che nello scenario attuale e in quello che seguirà nei prossimi mesi, la nostra proposta nei confronti degli azionisti di UBI acquisisca maggiore valenza strategica e rappresenti per UBI una prospettiva ancor più rilevante: elevata patrimonializzazione, robusta copertura dei crediti deteriorati, dimensione, diversificazione e capacità di investimento assumono ora più valore che in tempi normali”.

Carlo Messina, amministratore delegato di Banca Intesa Sanpaolo, forte degli ottimi risultati presentati dall’istituto nel primo trimestre, ribadisce la volontà di portare avanti l’operazione di aggregazione con Ubi e ne sottolinea le potenzialità per entrambi i partner. Argomenti che finora non hanno convinto i grandi soci dell’istituto bergamo-bresciano ma che ora, di fronte a un utile di 1,4 miliardi di Intesa Sanpaolo con una notevole solidità rappresentata da un Cet1 ratio superiore al 13%, potrebbero iniziare a farsi allettare. Ma se anche così non fosse Intesa Sanpaolo andrà avanti nell’offerta.

“Offriamo agli azionisti di UBI la possibilità di unirsi con l’operatore più forte nel Paese e uno dei più forti in Europa, Intesa Sanpaolo: un gruppo che ha sempre operato a vantaggio delle sue persone, di tutta la clientela, dei propri azionisti e nell’interesse delle comunità di cui è parte. Porteremo questi tratti qualificanti nei territori di presenza di UBI. Riteniamo” afferma Messina, “che una significativa generazione di valore sia ampiamente realizzabile anche nel caso di adesione del solo il 50% + 1 azione di UBI”.

“Intendiamo realizzare un progetto che ha l’obiettivo di generare ulteriori benefici per tutti gli stakeholder e fornire un solido supporto all’economia reale e sociale, con un rafforzamento complessivo dell’Italia” conclude il ceo di Intesa Sanpaolo.