Mercati – Seduta positiva per Milano (+2,1%) e gli eurolistini

Chiusura in rialzo per le borse europee, in linea con l’andamento di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso del 2,1% a 17.387 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+2,5%), il Cac 40 di Parigi (+2,4%), il Ftse 100 di Londra (+1,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%).

Oltreoceano il Dow Jones (+1,6%), lo S&P500 (+1,7%) e il Nasdaq (+1,8%) procedono in territorio positivo in scia al recupero del greggio e all’ottimismo legato alla graduale riapertura delle attività, dopo il lockdown imposto dal coronavirus.

Sullo sfondo restano le tensioni fra Stati Uniti e Cina, dopo le accuse rivolte negli ultimi giorni da Washington a Pechino. Dalla Casa Bianca hanno però precisato che non ci saranno ritorsioni economiche laddove il Paese asiatico rispetti gli accordi commerciali stipulati nei mesi scorsi.

In mattinata è giunta l’attesa decisione della Corte costituzionale tedesca, che ha confermato la legalità del quantitative easing della Bce in quanto non rappresenta finanziamento monetario agli Stati. Tuttavia, i giudici hanno dato tre mesi all’Eurotower per giustificare il programma anticrisi, dimostrandone la necessità, altrimenti la Bundesbank smetterà di partecipare.

La Bce terrà a breve un Consiglio direttivo per discutere e valutare le informazioni e non per prendere decisioni. Domani invece è prevista la proposta della Commissione europea sul ‘Recovery Fund’.

Sul Forex, l’euro arretra a 1,084 dopo la sentenza mentre il cambio tra biglietto verde e yen si deprezza leggermente a 106,55.

Tra le materie prime prosegue per la quinta seduta consecutiva il recupero del greggio, con il Brent (+11,4%) a 30,3 dollari e il Wti (+18,2%) a 24,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia di oltre 10 bp a 243 punti base con il rendimento del decennale italiano in rialzo all’1,85%.

Tornando a Piazza Affari, brilla Prysmian (+8,4%) dopo l’annuncio di una commessa da 500 milioni in Germania. In evidenza i petroliferi, in particolare Eni (+5,8%) in scia al recupero dell’oro nero. Ben intonata Intesa (+5,45%) dopo i conti del primo trimestre. Positive Fca (+1,5%) e Campari (+1%). In coda al ftse Mib Ferrari (-1,7%) dopo i conti. Sottotono Atlantia (-3,2%) e Leonardo (-1,9%).