Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,1% e al di sotto dell’omologo europeo (+2,8%), beneficiando della risalita del comparto bancario (+2,6%) e risultando meno vivace del Ftse Mib (+2,1%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se sembrano esserci segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, anche se nel caso europeo resta ancora qualche frizione su come procedere pur avendo trovato un accordo di principio.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime governative a un crollo del Pil pari all’8% per il 2020. Il Governo sta lavorando a un nuovo decreto (da 55 miliardi) e, nel frattempo, ha dato il via libera alla riapertura scaglionata delle attività produttive, avviatasi il 4 maggio.
Il recupero del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, incluse Fineco (+1,6%), Azimut (+0,9%) e Banca Generali (+1,3%) sul Ftse Mib, in attesa delle trimestrali.
Sul listino principale bene Nexi (+0,5%), ancora al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie.
Tra le Mid Cap ok Banca Ifis (+1%), che dovrebbe rivedere i target del piano, e Cerved (+0,5%), mentre frena ancora doValue (-1,4%). Denaro su illimity (+1,6%).
Tra le Small Cap ritraccia Banca Intermobiliare (-3,8%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.