Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di UniCredit, è cauto sugli effetti dell’epidemia Covid-19 sull’economia e di conseguenza sui conti di UniCredit. Anche se il manager è convinto che la banca abbia i mezzi per far fronte all’emergenza nel migliore dei modi, non vuole troppo sbilanciarsi su previsioni. E annuncia che a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio dell’anno prossimo sarà presentato al Capital Day un aggiornamento del piano Team 23 che tenga conto del nuovo contesto.
“Abbiamo tutti gli strumenti per far fronte alle sfide senza precedenti presentate dalla pandemia Covid-19, grazie ai nostri importanti punti di forza e al nostro modello di business focalizzato” rileva Mustier commentando i conti del primo trimestre.
“A seguito dell’esteso lockdown UniCredit ha preso la decisione proattiva di anticipare il periodico aggiornamento dello scenario macroeconomico Ifrs9 per il secondo trimestre annunciando 902 milioni di addizionali rettifiche su crediti” ha ribadito il ceo di UniCredit.
“Sulla base delle nostre assunzioni realistiche stimiamo che il costo del rischio si attesterà nel range di 100-120 punti base per l’esercizio 2020” osserva Mustier. Secondo il ceo della baca di piazza Gae Aulenti per il momento è troppo presto per potere dare una guidance per l’intero 2020, dato che gli effetti della pandemia sono ancora in atto e il Covid-19 continuerà ad avere un forte impatto.
“Quello che possiamo fare è aggiornare il costo del rischio ma prima di dare altre previsioni dobbiamo vedere come reagirà l’economia. Se, come atteso” aggiunge Mustier, “l’economia europea rimbalzerà nel 2021 del 10% il nostro utile netto in quell’anno dovrebbe raggiungere il 75-80% di quanto avevamo previsto nel piano Team 23, che era tra i 3 e i 3,5 miliardi”.
Quanto al primo trimestre gli effetti della diffusione del virus hanno iniziato a farsi sentire dal mese di marzo, mentre l’andamento dei primi due mesi era stato molto forte.