Azimut – Utile a 48,5 milioni nel primo trimestre 2020

La società del risparmio gestito ha registrato nel primo trimestre ricavi per 228,0 milioni (-7,9% a/a) e un utile netto di 48,5 milioni (-46% a/a). L’assemblea del gruppo ha approvato il pagamento del dividendo di un euro che sarà messo in pagamento il 20 maggio.

Azimut archivia i primi tre mesi del 2020 con buoni risultati, nonostante la crisi del Covid-19 che ha impattato sui mercati finanziari. La società di asset management ha registrato ricavi per 228,0 milioni, in calo del 7,9% rispetto all’anno precedente per il venir meno delle commissioni variabili, mentre quelle ricorrenti sono cresciute.

Il patrimonio totale a fine marzo 2020 ha toccato i 51,4 miliardi (53,6 miliardi a fine aprile), comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato. Prosegue inoltre l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nel primo trimestre del 2020 il gruppo e le sue divisioni hanno registrato 31 nuovi ingressi, portando il totale del gruppo Azimut a fine marzo a 1804 unità.

“In questo periodo di difficoltà senza precedenti” sottolinea Pietro Giuliani, Presidente del gruppo, “siamo stati tutti messi alla prova e il nostro gruppo ha saputo reagire dimostrando solidarietà, compattezza e solidità in tutti gli ambiti in cui ci siamo mossi per arginare gli effetti di un’emergenza sanitaria che in poco tempo è diventata una crisi economica e finanziaria.

Ci siamo impegnati soprattutto all’inizio dell’emergenza per donare materiale sanitario alle strutture ospedaliere in sofferenza nelle regioni più colpite e per rafforzare il nostro impegno a sostegno delle imprese lanciando ulteriori nuove iniziative volte a veicolare il risparmio privato verso l’economia reale.

I risultati conseguiti nel periodo, 59 milioni di euro di utile netto normalizzato, sono frutto della resistenza del nostro modello di business integrato e i numeri, inevitabilmente impattati dall’elevata incertezza sui mercati, sono la riprova di una struttura commissionale variabile allineata con gli interessi dei clienti.

I nostri sforzi sono rivolti a superare il periodo di crisi, rispettando allo stesso tempo gli impegni con gli azionisti a cui verrà distribuito il 20 maggio un dividendo di 1 euro per azione interamente cash, emergendo ancora determinati per continuare a crescere.”

Si ricorda che L’Assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo totale ordinario di 1,00 euro per azione (equivalente ad uno yield ai prezzi attuali del 6.5%) al lordo delle ritenute di legge. Il dividendo di 1,00 sarà pagato totalmente per cassa. La data di pagamento del dividendo in contanti è prevista per il 20 maggio 2020, con stacco cedola il 18 maggio 2020 e record date 19 maggio 2020.

Nella tabella seguente riportiamo il confronto tra i conti economici trimestrali di Azimut.

Nel primo trimestre 2020 i ricavi di Azimut si sono attestati a 228,0 milioni, in calo del 7,9% rispetto al primo trimestre 2019. La diminuzione è quasi totalmente ascrivibile al calo delle commissioni variabili pari a 9,5 milioni, contro i 57,0 milioni dell’analogo periodo 2019 (-83,3%). In crescita, tutte le altre componenti a partire dalle commissioni ricorrenti aumentate del 13,5% a 193,2 milioni. Bene anche i ricavi assicurativi (+14,6% a 19,2 milioni) e gli altri ricavi (+75% a 6,1 milioni).

In linea con l’anno precedente i costi di acquisizione a 92,9 milioni (-0,3%), che portano il margine lordo a 135,1 milioni (-12,4%).

In aumento i costi operativi, saliti dell’11,6% a 59,2 milioni, dovuti a un incremento del 4,9% del costo del personale a 26,5 milioni e a un aumento del 17,6% degli altri costi operativi a 32,7 milioni.

Le suddette dinamiche portano a una contrazione del 25% del reddito operativo pari a 75,9 milioni. Dopo un saldo della gestione finanziaria negativo per 18,7 milioni, imposte per 4,8 milioni e minorities per 3,5 milioni l’utile netto si è fissato a 48,5 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine marzo 2020 risultava positiva per circa 108,2 milioni, in miglioramento rispetto ai 72,7 milioni di fine dicembre 2019.