Banca Mediolanum ha archiviato il primo trimestre 2020 con un margine di intermediazione pari a 261 milioni (+1% su base annua), grazie alla crescita delle componenti core. Il periodo si è chiuso con un utile netto stabile a 72,2 milioni.
Il primo trimestre 2020 di Banca Mediolanum ha messo in luce una crescita dei ricavi ricorrenti, alla quale hanno contribuito i risultati ottenuti in termini di raccolta netta, in particolare gestita, di erogazione del credito e premi legati alle polizze protezione.
L’utile netto è rimasto invariato, nonostante la crisi sanitaria e gli impatti sull’economia.
Il margine di intermediazione si è attestato a 261 milioni (+1% rispetto al 2018), al cui interno le commissioni nette sono aumentate a 217,2 milioni (+6,9% a/a), con quelle di gestione salite a 260,7 milioni (da 244,5 milioni) grazie alla crescita delle masse, mentre quelle di performance sono rimaste invariate a 7,1 milioni.
Il margine di interesse è cresciuto a 57 milioni (+10,9% su base annua), grazie al progresso degli impieghi alla clientela retail.
Per contro, la repentina correzione dei mercati a livello globale per via della già citata pandemia ha impattato in maniera significativa le masse gestite e la valutazione degli investimenti al fair value (-19 milioni).
I costi operativi sono aumentati più che proporzionalmente rispetto al giro d’affari, raggiungendo i 153,4 milioni (+5,6% a/a).
Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 107,5 milioni (-4,8% su base annua) e, dopo rettifiche su crediti scese a 6,2 milioni (-14,2% rispetto al primo trimestre 2019), il risultato netto di gestione è sceso a 101,3 milioni (-4,2% a/a) e l’utile netto a 72,2 milioni (in linea con il periodo di confronto), beneficiando di un minore carico fiscale.
Dal lato patrimoniale, a fine marzo gli impieghi salgono a 54 miliardi (+4,9% rispetto al 31 dicembre 2019), supportati da maggiori crediti verso clienti (+13,2% a 27,8 miliardi rispetto a fine 2019).
In aumento anche la raccolta a 37 miliardi (+14,9% rispetto al 31 dicembre 2019), al cui interno la raccolta da clientela cresce a 28,5 miliardi (+19,6% rispetto a fine 2019).
Sul fronte della solidità patrimoniale, il CET1 al 31 marzo 2020 si fissa al 18,8% (19,5% al 31 dicembre 2019).