Il Cda di IGD ha approvato i risultati al 31 marzo 2020, chiusi con ricavi e variazioni delle rimanenze pari a 40,9 milioni (+0,1%). I ricavi da attività locativa si sono attestati nel dettaglio a 38,4 milioni (-0,9%; LFL -0,4%).
Il Net rental income è pari a 33 milioni (-3,3% a/a) per effetto del’incremento degli accantonamenti su crediti e di spese condominiali.
Nel periodo in esame l’Ebitda della gestione caratteristica si è fissato invece a 30,3 milioni (-2,8%), con un margine pari al 75,8%, mentre l’Ebitda caratteristico Freehold (relativo al perimetro immobiliare di proprietà) ha raggiunto il 77,7%.
Il risultato netto ricorrente (FFO) è pari a 20,8 milioni (+0,1%).
Il conto economico è stato chiuso infine con un utile netto di competenza del gruppo di 14,9 milioni (-17,1% a/a).
Dal lato patrimoniale, al 31 marzo 2020 la posizione finanziaria netta risultava negativa per 1.153,2 milioni (1.162,6 milioni al 31 dicembre 2019). Si segnala inoltre un LTV al 47,2%
Alla luce dell’emergenza sanitaria in atto, IGD ha ritenuto di riformulare la precedente proposta di destinazione dell’utile esercizio 2019: il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,228 euro per azione, pari al minimo obbligatorio previsto per le Siiq.
Per quanto riguarda l’outlook, la società ha sottolineato come la situazione di crisi produrrà inevitabili impatti economico-finanziari che renderanno necessaria una revisione alla guidance di FFO per il 2020. In merito, IGD ha ritenuto ancora prematuro dare nuove indicazioni.