Maire Tecnimont ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi per 706 milioni, in calo del 20,5% rispetto al pari periodo 2019 in linea con l’evoluzione dei progetti in portafoglio.
L’andamento della produzione risente, infatti, sia del raggiungimento della fase conclusiva di alcune commesse EPC degli anni passati non ancora pienamente compensata dalle nuove acquisizioni, sia della tipologia dei contratti, prevalentemente incentrata su servizi di Engineering, Procurement, Construction Management e Commissioning che, per loro natura, esprimono volumi più ridotti.
A tale dinamica si aggiunge anche il rallentamento delle attività operative in alcune aree geografiche, in particolare nella seconda metà di marzo, a causa dell’epidemia di Covid-19.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è pari a 42,5 milioni, in calo del 25,7%, con il relativo margine al 6% dei ricavi (-40 basis point), penalizzato dai minori volumi consuntivati nel trimestre ed una maggiore incidenza dei costi di struttura.
L’Ebit è pari a 31,3 milioni, in decremento del 31,9%, con una marginalità al 4,4% dei ricavi (-80 basis point).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 10,9 milioni, in diminuzione del 65,6% rispetto ai 31,8 milioni dei primi tre mesi del 2019.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 è pari a 344,8 milioni, rispetto alla liquidità di 78,9 milioni rilevata a fine dicembre 2019.