Analisi Tecnica – Mediobanca: supporti e resistenze da monitorare nel breve periodo

Dallo scorso 24 marzo le quotazioni dei titoli dell’istituto di piazza Cuccia stanno effettuando un ampio movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 5,884 euro e il supporto, sempre statico, a 4,803 euro. Si tratta di una fase priva di direzionalità e non lontana da minimi importanti che, in forme diverse, è attualmente caratteristica grafica comune a tutti i titoli dei principali gruppi creditizi quotati a piazza Affari.

All’interno di un quadro grafico neutrale nel medio e nel breve periodo, un primo segnale di stanchezza per i corsi delle azioni Mediobanca potrebbe così arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posto a 5,02 euro, con possibile rapida discesa fino al successivo livello individuabile a 4,879 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alberto Nagel potrebbero poi essere indirizzate verso un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 4,803 euro, con successivo target a quota 4,649 euro.

Un primo tentativo di reazione per i corsi delle azioni Mediobanca, al contrario, potrebbe essere rappresentato dal breakout di una prima resistenza statica posizionata a 5,26 euro dato che l’alleggerimento della pressione dei venditori potrebbe consentire margini di apprezzamento fino alla successiva barriera individuabile a 5,456 euro. L’eventuale superamento di questa resistenza potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo bancario milanese verso gli obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 5,642 euro, il primo, e a 5,72 euro, il secondo.

Da inizio anno la performance dei titoli Mediobanca è pari a -47,5% (+33,1% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 13 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 8,30 euro, con un potenziale rialzista del 61 per cento.

Quotazione di riferimento: 5,154 euro

 

+11,0% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 5,72 euro;

+9,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 5,642 euro;

+5,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 5,456 euro;

+2,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 5,26 euro;

 

-2,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 5,02 euro;

-5,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 4,879 euro;

-6,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 4,803 euro;

-11,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 4,577 euro.