Falck Renewables – Ok a bilancio 2019, cedola 6,7 centesimi e nuovo Cda

L’Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio che chiude l’esercizio 2019 con un Risultato Netto di 27,3 milioni, e ha esaminato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, che chiude con un Risultato Netto pari a 63,2 milioni e un Risultato
Netto di competenza del Gruppo pari a 48,4 milioni.

I soci hanno approvato la distribuzione di un dividendo unitario ordinario, al lordo delle
ritenute di legge, pari a 6,7 centesimi di euro per azione, per un importo massimo pari a circa 19,5 milioni con stacco della cedola il 18 maggio 2020 (record date il 19 maggio
2020) e pagamento a partire dal 20 maggio 2020.

L’Assemblea ha nominato il Cda, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022. Confermati Enrico Ottaviano Falck e Toni Volpe rispettivamente Presidente e Ad.

I soci hanno inoltre approvato la proposta di un nuovo piano di buy-back finalizzato principalmente a consentire l’adempimento degli obblighi derivanti dal “Piano di stock grant 2020-2022” nonché a compiere possibili atti di disposizione di azioni proprie per la realizzazione di progetti industriali o operazioni societarie e/o di finanziamento e/o di finanza straordinaria.

Il piano di buy back prevede la facoltà, per il Cda, di acquistare, in una o più volte, fino a un massimo di 3 milioni di azioni ordinarie Falck Renewables.

L’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie è stata concessa per un periodo di 18 mesi. A oggi la società detiene 2.210.000 azioni ordinarie, pari allo 0,7584% del capitale sociale.

Il “Piano di stock grant 2020-2022” ha per oggetto l’assegnazione a titolo gratuito ai
beneficiari di massime 1,8 milioni di azioni ordinarie Falck Renewables, pari a un massimo di circa lo 0,6177% del capitale sociale, subordinatamente all’avveramento di una
condizione di performance legata alla sostenibilità della situazione patrimoniale del Gruppo
espressa dal rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e EBITDA, e all’avveramento di una
condizione di permanenza del rapporto in essere tra il beneficiario e la Società.

Infine, in sede straordinaria i soci hanno approvato la modifica dell’articolo 9 dello
Statuto Sociale per introdurre l’istituto della “Maggiorazione del voto” 127-quinquies del D. Lgs. n. 58/98.

La modifica proposta ha l’obiettivo di favorire la stabilità dell’azionariato nel lungo periodo nonché aumentare la flessibilità della struttura del capitale, mitigando possibili effetti diluitivi.