Leonardo ha chiuso il primo trimestre 2020 con con ordini in crescita del 36% a 3.421 milioni rispetto al pari periodo 2019, grazie soprattutto al business degli Elicotteri e, in misura inferiore, all’Aeronautica.
Il portafoglio ordini ha raggiunto i 37.000 milioni, assicurando una copertura in termini di produzione equivalente pari a circa 2,5 anni.
I ricavi, invece, sono diminuiti del 4,9% a 2.591 milioni, per effetto dei rallentamenti registrati negli Elicotteri e in particolare alle minori consegne attribuibili all’effetto Covid-19.
L’impatto della pandemia, che ha provocato rallentamenti delle attività produttive, minori avanzamenti sui programmi e uno slittamento delle consegne, ha condizionato l’andamento dei margini, in deciso peggioramento rispetto al primo trimestre 2019.
L’Ebita è diminuito del 75% a 41 milioni con una marginalità scesa all’16% (-440 punti base), mentre l’Ebit è calato dell’81% a 30 milioni con un’incidenza sul fatturato all’1,2% (-460punti base).
Il trimestre si è chiuso con una perdita netta ordinaria di 59 milioni rispetto all’utile di 77 milioni dell’analogo periodo dello scorso esercizio, per effetto del peggioramento dell’Ebita e dei maggiori oneri finanziaria.
Dal lato patrimoniale l’indebitamente finanziario netto è aumentato a 4,4 miliardi dai 2,85 miliardi al 31 dicembre 2019, dopo un free operating cash flow negativo per 1.595 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il gruppo prevede che la forte riduzione del traffico aereo avrà un impatto sulla quota civile del business (pari a circa il 18% dei ricavi 2019), mentre i mercati militare e governativo dovrebbero essere più resiliente.
Gli effetti della crisi sanitaria non sono però ancora quantificabili con certezza, spingendo Leonardo a sospendere la guidance 2020 comunicata in precedenza.