Partenza in rialzo a Wall Street in scia agli sviluppi positivi sul fronte delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e nonostante i numeri drammatici evidenziati dal Job Report di aprile.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna l’1,2%, lo S&P 500 l’1% e il Nasdaq lo 0,7%.
Lo scorso mese, l’economia Usa ha perso 20,5 milioni di posti di lavoro con un tasso di disoccupazione balzato al 14,7% rispetto al 4,4% di marzo, a causa del lockdown imposto dallo scoppio dell’emergenza coronavirus.
Numeri leggermente migliori delle attese ma che comunque rappresentano la quasi cancellazione in un solo mese di circa 10 anni di creazione di impieghi, con il precedente record negativo dei non farm payroll a -2 milioni e il tasso di disoccupazione più alto dalla Grande Depressione.
A sostenere il sentiment contribuisce la notizia di un colloquio telefonico avvenuto tra i rappresentanti commerciali di Stati Uniti e Cina, dopo le accuse dei giorni scorsi che avevano fatto temere una nuova escalation di tensioni.
Washington e Pechino hanno discusso la fase 1 del deal, affermando di voler migliorare l’atmosfera per la sua implementazione e sottolineando che entrambe le parti dovranno rispettare gli obblighi previsti.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro è sostanzialmente stabile in area 1,083, mentre il dollaro/yen risale a 106,7.
Tra le materie prosegue il recupero delle quotazioni del greggio che si avviano a chiudere la seconda settimana consecutiva in rialzo per la prima volta da febbraio, con il Brent (+2,5%) a 30,2 dollari e il Wti (+3,1%) a 24,3 dollari.
A sostenere i prezzi del petrolio le speranze di una ripresa della domanda con l’allentamento delle misure di lockdown in diversi paesi, che si aggiunge ai tagli alla produzione decisi nelle scorse settimane dall’Opec+ per ribilanciare il mercato.
Nel comparto del reddito fisso, infine, il rendimento del decennale americano si attesta allo 0,66% e quello del biennale allo 0,13%.