Mercati Usa – Previsto avvio in rialzo nonostante non farm payroll oltre -20 mln

I futures sull’azionario Usa guadagnano l’1-1,2%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street dopo la diffusione dei dati di aprile sul mercato del lavoro a stelle e strisce.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, in scia agli sviluppi positivi sul fronte dei rapporti commerciali Cina e Stati Uniti. Il Nasdaq ha guadagnato l’1,4% cancellando le perdite da inizio anno, mentre S&P 500 e Dow Jones hanno segnato rispettivamente un +1,2% e un +0,9%.

Il Job Report relativo ha evidenziato che l’economia Usa ha perso 20,5 milioni di posti di lavoro lo scorso mese, leggermente inferiori ai 22 milioni attesi dal consensus ma che rappresentano comunque la quasi cancellazione in un solo mese di circa 10 anni di creazione di impieghi.

Il tasso di disoccupazione, invece, è balzato al 14,7% dal 4,4% di marzo, al di sotto però del 16% stimato dagli analisti.

Per comprendere meglio la gravità dell’impatto della pandemia, gli esperti sottolineano che l’economia Usa non aveva mai perso più di 2 milioni di posti di lavoro in un solo mese e quando la disoccupazione aveva raggiunto il 25% nel 1933, nel pieno della Grande Depressione, ci era voluto molto più tempo.

Data la rapidità del declino del mercato del lavoro, alcuni ritengono tuttavia probabile un ritmo altrettanto veloce nel recupero dopo la riapertura delle attività, mentre altri prevedono che ci vorranno 10-12 anni per tornare ai livelli occupazionali pre-Covid 19.

A sostenere il sentiment contribuisce la notizia di un colloquio telefonico avvenuto tra i rappresentanti commerciali di Stati Uniti e Cina, dopo le accuse dei giorni scorsi che avevano fatto temere una nuova escalation di tensioni.

Washington e Pechino hanno discusso la fase 1 del deal oggi, affermando di voler migliorare l’atmosfera per la sua implementazione e sottolineando che entrambe le parti dovranno rispettare gli obblighi previsti.

La notizia arrivare dopo che negli scorsi giorni il presidente americano Donald Trump aveva accusato la Cina di aver informato con colpevole ritardo gli altri paesi della gravità dell’epidemia, ritenendo inoltre che il virus sia stato creato in un laboratorio di Wuhan.