Piaggio ha chiuso il primo trimestre 2020 con ricavi in calo del 10,1% a 311,4 milioni per effetto del lockdown della stragrande maggioranza dei delaers in tutto il mondo a partire dai primi di marzo.
Nel dettaglio, le vendite sono scresciute in Asia Pacific due ruote (+3,5%), mentre hanno registrato una contrazione nell’area Emea e Americas (-8,3%) e in India (-28,5%).
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è diminuito del 19,6% a 39,8 milioni con una marginalità scesa al 12,8% (-1500 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un -51,7% a 10 milioni con un ros al 3,2% (-280 punti base).
Il periodo si è chiuso con un utile netto in calo del 60,3% a 3,1 milioni, nonostante i minori oneri finanziari netti e la riduzione del tax rate.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 549 milioni rispetto ai 430 milioni al 31 dicembre 2019, per effetto principalmente degli acquisti globali di materie prime e semilavorati per garantire le produzioni durante i lockdown delle diverse aree geografiche, neutralizzando le eventuali chiusure temporanee dei fornitori del Gruppo e alla stagionalità del business delle due ruote.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, allo stato attuale Piaggio ritiene non sia possibile determinare con un sufficiente grado di affidabilità gli eventuali impatti che potranno influenzare il settore di riferimento nel corso del 2020, tenuto peraltro conto che l’emergenza potrà avere un impatto importante anche sulle scelte di mobilità dei singoli a fronte della riapertura delle città e dei luoghi di lavoro.