Mercati – Finale negativo per il Vecchio Continente, poco mossa Milano (-0,3%)

Chiusura in calo per le borse europee mentre Wall Street viaggia contrastata, con il Dow Jones (-0,6%) e lo S&P500 (-0,2%) in rosso e il Nasdaq a +0,4 per cento.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,3% a 17.381 punti. Resiste il Ftse 100 di Londra (+0,1%), più arretrati il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,6%).

Gli operatori continuano a monitorare il graduale rallentamento dei contagi da coronavirus e la cauta rimozione dei lockdown da parte dei diversi Paesi, oltre alle indicazioni provenienti dalle società, in un contesto di dati macroeconomici negativi.

Negli Usa, il presidente Donald Trump spinge per riprendere le attività e tornare alla vita sociale in sicurezza, mentre la Casa Bianca è al lavoro su nuovi stimoli per contrastare gli effetti della pandemia.

Nel Vecchio Continente, dopo l’accordo all’Eurogruppo di venerdì, proseguono le trattative sul ‘Recovery Fund’. Nell’ultima settimana intanto la Bce ha effettuato acquisti ‘pandemici’ per 34,09 miliardi, a fronte di 22,09 della settimana precedente.

In Italia, a marzo, la produzione industriale è crollata del 28,4% su base mensile (consensus -20%), mentre il governo cerca di chiudere per il Decreto Rilancio.

Sul Forex l’euro/dollaro scivola a 1,081 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 107,7 dopo che il premier giapponese Shinzo Abe ha annunciato una seconda manovra per sostenere famiglie e imprese colpite dalla crisi.

Tra le materie prime l’oro scende sotto i 1.700 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del greggio restano in calo con il Brent (-3,6%) a 29,9 dollari e il Wti (-1,5%) a 24,4 dollari, dopo una breve impennata in scia alla notizia che l’Arabia Saudita taglierà ulteriormente la produzione.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 239 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,87%. Venerdì sera Moody’s ha lasciato invariato il giudizio sull’Italia mentre Dbrs ha mantenuto il rating ’BBB’ (high) ma ha ridotto l’outlook da stabile a negativo.

Infine, tornando a Piazza Affari, tra le big cap chiudono in rialzo soprattutto Recordati (+6,3%), Diasorin (+4%). Bene Fineco (+3,2%), mentre arretrano Leonardo (-3,1%) e Stm (-2,2%).