Mercati – Peggiora l’Europa, Milano resiste alle vendite

Inversione di rotta per le borse europee, che dopo un’apertura positiva hanno annullato i guadagni e sono passate prevalentemente in rosso, complice l’andamento incerto dei futures di Wall Street.

A Piazza Affari il Ftse Mib resiste intorno alla parità (+0,2%) in area 17.470 punti mentre arretrano l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,8%). Deboli i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura positiva di venerdì.

Gli operatori continuano a monitorare il graduale rallentamento dei contagi da coronavirus e la cauta rimozione dei lockdown da parte dei diversi Paesi, in un contesto di dati macroeconomici negativi.

Venerdì Wall Street ha chiuso ignorato il peggior Job Report della storia, con oltre 20 milioni di posti di lavoro persi e un tasso di disoccupazione al 14,7%, mentre la Casa Bianca è al lavoro su nuovi stimoli per contrastare gli effetti della pandemia.

In Giappone, il premier giapponese Shinzo Abe ha annunciato una seconda manovra per sostenere famiglie e imprese colpite dalla crisi, dopo aver approvato ad aprile un pacchetto record da 1.100 miliardi di dollari.

Nel Vecchio Continente, dopo l’accordo all’Eurogruppo di venerdì, proseguono le trattative sul ‘Recovery Fund’ mentre in Italia governo punta a chiudere in giornata per il Decreto Rilancio.

Intanto l’Istat ha reso noto che a marzo 2020 la produzione industriale è crollata del 28,4% su base mensile (consensus -20%).

Sul Forex l’euro/dollaro scende a 1,081 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 107,25.

Tra le materie prime l’oro viaggia a 1.704 dollari l’oncia, mentre arretrano le quotazioni del greggio dopo i rialzi delle ultime due settimane con il Brent (-3%) a 30 dollari e il Wti (-3%) a 24 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 237 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,85%. Venerdì sera Moody’s ha lasciato invariato il giudizio sull’Italia mentre Dbrs ha mantenuto il rating ’BBB’ (high) ma ha ridotto l’outlook da stabile a negativo.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap avanzano soprattutto Recordati (+4,2%), Buzzi (+3,3%) e Poste Italiane (+2,9%) mentre arretra Stm (-1,5%).