Nel primo trimestre 2020 il Gruppo A2A ha registrato ricavi in calo su base annua del 19,1% a 1,7 miliardi.
Una dinamica dovuta principalmente ai minori prezzi e volumi intermediati sui mercati all’ingrosso sia elettricità sia gas, oltre che al minore fatturato da vendita gas ai clienti finali, a seguito del calo dei prezzi unitari e delle minori vendite su mercato libero, in particolare grandi clienti.
Andamento riassorbitosi a livello di Ebitda, che si è attestato a 331 milioni, in lieve aumento rispetto a 328 milioni del periodo di confronto (+0,9%). Una dinamica dovuta alla business unit Reti e Calore che da sola contribuisce per il 42% al Ebitda totale con 139 milioni.
Al netto delle partite non ricorrenti (1 milione nel 2020 e 5 milioni nel 2019), l’Ebitda ordinario segna un incremento del 2,2 per cento.
Dopo avere contabilizzato ammortamenti accantonamenti e svalutazioni saliti del 3,1% a 135 milioni, l’Ebit ammonta a 196 milioni, sostanzialmente in linea con il trimestre di confronto.
L’utile netto di gruppo è salito del 7,7% a 112 milioni, beneficiando di minori oneri finanziari netti (-25% a 18 milioni) e minorities (-20% a 8 milioni).
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 cifra in 3.297 milioni, in aumento di 143 milioni rispetto a 3.154 milioni di fine dicembre 2019.
Escludendo gli impatti derivanti dalle variazioni di perimetro, l’indebitamento si attesta a 3.157 milioni.
Infine, gli investimenti realizzati nel trimestre in esame ammontano a 123 milioni, in crescita del 12,8% rispetto a marzo 2019, e si riferiscono principalmente alla b.u. Reti e Calore (stabili a 69 milioni) per interventi di sviluppo e mantenimento della rete di distribuzione elettricità e gas e ciclo idrico.
Evoluzione prevedibile della gestione
Il primo trimestre 2020 ha risentito degli effetti direttamente indotti dall’emergenza Covid 19 solo a partire dal mese di marzo e degli effetti indiretti, in particolar modo sui prezzi delle commodities, dal mese di febbraio.
I prezzi forward delle commodities continuano ad essere deboli, seppure in ripresa nell’ultimo quarter del 2020 e A2A ritiene ragionevole che gli effetti negativi del “lock down” potranno generare maggiori impatti nel corso dei prossimi trimestri.
Allo stato attuale, il Gruppo ritiene che “riuscirà comunque a raggiungere, nel 2020, risultati economici positivi e soddisfacenti, sostanzialmente in linea con le attese, nonché a mantenere una equilibrata struttura del capitale”.