Carraro ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un fatturato di 127,8 milioni, in calo del 15% rispetto al pari periodo 2019 a causa della contrazione dei volumi nel mese di marzo in conseguenza della pandemia.
Nell’ultima parte del primo trimestre 2020, il comparto delle macchine agricole ha visto una situazione di grave deterioramento a causa del Covid-19, in particolare in Europa occidentale dove il mercato, già in frenata all’inizio dell’anno, ha registrato un completo blocco delle vendite.
Gli effetti della diffusione del virus hanno avuto impatti rilevanti anche nel settore delle macchine movimento terra, anche se in misura minore rispetto al comparto agricolo, e per il secondo trimestre il gruppo si attende una forte contrazione delle vendite.
L’Ebitda si è attestato a 9,6 milioni (7,5% del fatturato), in diminuzione del 34% rispetto al medesimo periodo del 2019 complici i minori volumi e includendo gli effetti delle azioni mirate alla riduzione dei costi, come lo smaltimento delle ferie e il ricorso alla Cassa Integrazione in Italia.
Il periodo si è chiuso con risultato netto di 22 mila euro, rispetto ai 4,3 milioni del periodo gennaio-marzo 2019.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 è pari a 138,7 milioni, rispetto ai 123,6 milioni di fine dicembre 2019 e in miglioramento rispetto ai 157,2 milioni rilevati al 31 marzo 2019.