Analisi Tecnica – Azimut: trend rialzista di medio periodo ancora in forza

Il movimento ascendente avviato lo scorso 23 marzo dalle quotazioni dei titoli del gruppo del risparmio gestito sulla tenuta del minimo relativo intraday a 10,265 euro ha consentito il rapido raggiungimento del massimo relativo intraday posto a 16,36 euro. Un livello dal quale i corsi delle azioni Azimut hanno tirato un po’ il fiato, mantenendosi comunque al di sopra della relativa trendline rialzista di medio periodo, attualmente in transito in area 14,75 euro.

La continuazione dell’attuale uptrend per le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Pietro Giuliani sembra  così essere subordinata al deciso superamento di una prima resistenza statica posizionata a 15,03 euro, con possibilità di allungo fino alla successiva barriera individuabile a 15,53 euro. In questo scenario positivo, i corsi delle azioni Azimut potrebbero poi velocemente mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista posizionabile a 15,945 euro, con successivo target individuabile sul sopracitato top a 16,36 euro.

L’eventuale cedimento di un primo supporto statico posto a 14,65 euro, al contrario, potrebbe aumentare la pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo finanziario milanese in quanto il conseguente deterioramento del quadro grafico di breve e di medio periodo potrebbero farle scivolare fino al successivo supporto posizionabile a 13,82 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Azimut potrebbero poi essere proiettati verso i due obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 13,82 euro, il primo, e a 13,35 euro, il secondo.

Da inizio anno la performance dei titoli Azimut è pari a -30,2% (+127,2% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 13 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 16,37 euro, con un potenziale rialzista del 10,2 per cento.

Prezzo di chiusura: 14,86 euro

 

+10,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 16,36 euro;

+7,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 15,945 euro;

+4,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 15,53 euro;

+1,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 15,03 euro;

 

-1,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 14,65 euro;

-3,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 14,28 euro;

-7,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 13,82 euro;

-10,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 13,35 euro.