Nel primo trimestre 2020 il gruppo Diasorin ha realizzato ricavi pari a 174,6 milioni, in crescita del 2,3% su base annua (+1,7% a cambi costanti), nonostante la contrazione dei volumi di test di routine nelle geografie più colpite dal Covid-19, in particolare Cina, Italia e Stati Uniti.
L’Ebitda si è attestato a 64,5 milioni, in calo del 4,5% (-3,7% a cambi costanti), con un’incidenza sul fatturato pari al 36,9% (39,6% nel primo trimestre 2019). Si evidenzia che nel periodo in esame è stato registrato un costo “one-off” pari a 3,3 milioni nella filiale
sudafricana.
Al netto di questa voce straordinaria l’Ebitda sarebbe stato pari a 67,8 milioni, con un’incidenza sul fatturato pari al 38,8% (39,5% a tassi di cambio costanti e in crescita dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).
L’Ebit è stato pari a 49,4 milioni (-6,7%).
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto di 37,7 milioni (-6,6%).
Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta è stata positiva per 215,5 milioni, in aumento di 42,6 milioni rispetto a fine 2019.
La società segnala che la guidance pubblicata lo scorso marzo non rifletteva gli impatti
derivanti da Covid-19 e pertanto non può restare invariata.
Tenuto conto del significativo deterioramento dello scenario macroeconomico e delle conseguenti incertezze a seguito della diffusione globale della pandemia, Diasorin ritiene opportuno ritirare la propria guidance 2020, riservandosi di dare un aggiornamento al mercato non appena avrà maggiore visibilità sulla prevedibile evoluzione del business.