Digital Value chiude il 2019 con ricavi consolidati a 363 milioni (+23%) Ebitda a 32 milioni (+33%) ed Ebit a 27 milioni (+26%), mentre l’utile si fissa a 20 milioni (+35%) ed è confermata la solidità della struttura patrimoniale: mezzi propri a 70 milioni con liquidità nette a 28 milioni. Risultati più che positivi, ma che non hanno impedito l’emergere di tensioni al vertice, i cui effetti potrebbero riflettersi sull’evoluzione futura in presenza di uno scenario 2020 caratterizzato dalla pandemia Covid 19. Il gruppo infatti ha comunicato la piena operatività, nel rispetto delle disposizioni governative, ma non sono state fornite indicazioni sullo sviluppo di una marginalità che dovrebbe subire gli effetti della crescita di business meno profittevoli.
Modello di Business
Nata nel 2018, Digital Value opera nel settore dell’Information Technology (IT) in Italia. In particolare il gruppo è attivo nella ricerca, progettazione, sviluppo e commercializzazione di soluzioni e servizi ICT per la digitalizzazione di clienti Large Account operanti nei settori: Telecomunicazioni, Trasporti, Utilities, Finance, Industria e Pubblica Amministrazione.
Il gruppo presidia le aree di business:
- Technology Solutions con riferimento ai segmenti Datacenter (con focus in particolare su Software e Tecnologie Cloud enabling), Postazioni di Lavoro, Networking;
- Technology Sercvices: assistenza, progettazione, integrazione sia per il sistema informativo centrale che per gli ambienti di rete e le postazioni di lavoro;
- Business Applications: presidio di aree specifiche e di nicchia.
Conto Economico
Digital Value chiude il 2019 con ricavi consolidati in crescita del 23% a 363 milioni grazie al consolidamento della posizione competitiva del gruppo sul mercato ICT di riferimento.
L’aumento delle vendite, unitamente alla maggiore focalizzazione sulle aree a valore aggiunto, si riflette sui margini reddituali dove, l’Ebitda segna una crescita del 33% a 32 milioni (0,7 milioni dei quali connessi all’applicazione dell’IFRS 16) con una marginalità pari 8,8% (8,1% nel 2018).
Analogo l’andamento dell’Ebit, aumentato del 26% a 27 milioni spesati ammortamenti saliti a 4,3 milioni (1,9 milioni nel 2018), per i maggiori investimenti effettuati nell’anno prevalentemente per l’acquisizione di hardware ed apparecchiature elettroniche.
I conti recepiscono poi minori oneri finanziari netti a 0,3 milioni (1 milione nel 2018), e imposte salite a 7,6 milioni (+34%).
La gestione chiude con un utile netto di pertinenza aumentato del 35% a 20 milioni.
Stato Patrimoniale
La società presenta un assetto finanziario patrimoniale solido, con mezzi propri aumentati a 69,6 milioni (50,6 milioni nel 2018) e una posizione finanziaria netta positiva, seppure in diminuzione a 28 milioni, dai 32 milioni di fine 2018. Tuttavia escludendo l’effetto IFRS 16 la liquidità netta risulta pari a 30,8 milioni, sostanzialmente in linea con il 2018.
Ratio
La posizione finanziaria netta positiva non rende significativi sia l’indicatore relativo al ripagamento del debito sia il quoziente di indebitamento.Di buon livello l’indice di redditività del capitale proprio, seppure in lieve diminuzione al 27,3% dal 29,2% di fine 2018.
Outlook
Secondo l’organo amministrativo, nonostante il momento di grande difficoltà determinato dalla emergenza sanitaria, la società si attende di essere comunque in grado di consolidare la propria posizione di mercato, dimostrando una efficace resilienza di business.
Digital Value ha infatti comunicato di avere mantenuto inalterata la propria operatività che sarà erogata in gran parte attraverso l’utilizzo di servizi da remoto. Il gruppo garantirà infatti i livelli di servizio definiti dai contratti stipulati con i clienti, nonostante l’emergenza Covid-19.
Digital Value sta inoltre supportando alcuni dei più importanti clienti nella realizzazione di oltre 20.000 postazioni di lavoro adibite allo smart working.
CFO Sim (Nomad e Specialist), ha aggiornato le aspettative di Digital Value in quanto la stessa ha anticipato al 2019 i risultati stimati per il 2020. Gli analisti ritengono però che i risultati dell’esercizio in corso potrebbero risentire di un rallentamento della crescita ed essere influenzati da un mix meno favorevole, con una vendita più rilevante della tecnologia hardware che presenta però margini inferiori.
Nel 2020 i ricavi sono attesi a circa 397 milioni (+9%) e l’ Ebitda a 33,6 milioni (+5%) con una marginalità all’8,5% (8,8% nel 2019), mentre l’utile netto dovrebbe mantenersi sostanzialmente in linea con il 2019 a 19,1 milioni.
Gli esperti di CFO Sim hanno inoltre elaborato le stime al 2022 in considerazione del fatto che Digital Value opera in un settore in questo momento cruciale e gestisce commesse a medio termine.
Nel 2022 i ricavi sono pertanto attesi vicino a 490 milioni, l’Ebitda a 45,5 milioni (Ebitda margin al 9,3%), mentre l’utile netto è previsto a 25,5 milioni.
Borsa
Dalla quotazione di inizio novembre 2018, ad un prezzo di collocamento di 10 euro, le azioni Digital Value hanno mostrato un andamento ascendente fino a toccare il massimo storico il 6 febbraio a 21,2 euro. Andamento interrotto nei giorni successivi in concomitanza con lo shock delle borse causato dalla diffusione del nuovo coronavirus, scendendo a 16 euro il 12 marzo. Data dalla quale ha progressivamente recuperato il terreno perso riportandosi sopra 20 euro.
Nelle ultime 52 settimane il titolo ha guadagnato il 41,3%, in controtendenza rispetto all’indice Aim Italia, che ha invece ceduto il 22,6%.