Nel primo trimestre 2020 il gruppo Salvatore Ferragamo ha realizzato ricavi pari a 221,7 milioni, in diminuzione del 30,1% su base annua (-31,5% a cambi costanti).
Una dinamica che ha scontato la diffusione globale del Covid-19 e le conseguenti misure restrittive stabilite autorità che hanno portato alla chiusura della maggior parte della rete distributiva del gruppo nei diversi paesi e a una significativa diminuzione del traffico nella restante parte.
L’Ebitda è crollato del 82,2% a 11,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato scesa al 5,2% dal 20,5% dello stesso periodo del 2019, mentre l’Ebit è stato negativo per 36,3 milioni rispetto a un precedente valore positivo di 21,2 milioni.
Il periodo in esame si è chiuso con una perdita netta dei soci di 39,1 milioni a fronte di un utile di 10,2 milioni registrato nel primo trimestre 2019.
Sul fronte patrimoniale il gruppo ha registrato un indebitamento finanziario netto di 531,4
milioni, in aumento di 27 milioni rispetto a fine 2019. Al netto dell’impatto IFRS 16 il gruppo avrebbe registrato una liquidità netta di 123,4 milioni, in calo di 48,5 milioni rispetto a fine 2019.
Il management conferma gli obiettivi di medio lungo termine, continuando a perseguire il
rafforzamento della posizione competitiva del gruppo.
Tuttavia, considerata l’incertezza conseguente la rapida evoluzione del Covid-19, e le difficoltà nel prevedere i tempi di risoluzione dello stesso a livello globale, la società non ritiene di poter formulare previsioni attendibili circa la performance di vendita nei vari mercati e canali distributivi per l’esercizio in corso.