Nei primi tre mesi del 2020 il gruppo bolognese ha registrato ricavi in crescita su base annua del 5,9% a 2.055,8 milioni.
Un risultato cui hanno contribuito prevalentemente le variazioni di perimetro (acquisizione di Cosea Ambiente a maggio 2019, Pistoia Ambiente a luglio 2019, jv EstEnergy in partnership con Ascopiave a dicembre 2019) che hanno più che compensato i minori ricavi per le attività di trading, produzione e vendita di energia elettrica e gas, calore e teleriscaldamento, e per commesse nel settore idrico. In crescita i ricavi del settore ambiente.
L’Ebitda è salito del 5,6% a 349,2 milioni, trainato dalle performance delle aree energetiche, rispettivamente area Gas (+6,6% a 160,9 milioni, il 46,1% dell’Ebitda totale) e area Energia elettrica (+16,2% a 52,5 milioni, il 15% del totale), principalmente grazie all’ingresso delle società del Gruppo EstEnergy.
Positivo anche l’Ebitda dell’area Ambiente, che ha contribuito per il 20,1% a 70,2 milioni, in crescita del 4,3 per cento.
L’Ebit migliora del 3,3% a 211,7 milioni, dopo ammortamenti e accantonamenti saliti più che proporzionalmente del 9,3% a 137,5 milioni.
Il conto economico chiude con un utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo sostanzialmente stabile a 124,4 milioni.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 cifra in 3.229 milioni, in calo di 45 milioni rispetto a 3.274 milioni di fine dicembre 2019. Il rapporto PFN/Ebitda è pari a 2,93x a conferma della solidità finanziaria del Gruppo (2,44x se si esclude il valore della put su EstEnergy).
Infine, gli investimenti complessivi ammontano a 118,6 milioni, in progresso del 27,9% rispetto a 92,7 milioni nel periodo di confronto, e hanno riguardato principalmente interventi su impianti, reti ed infrastrutture, a cui si aggiungono gli investimenti per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativo e fognario.
Gli investimenti totali comprendono anche investimenti finanziari per 27,2 milioni.