Sit ha chiuso il primo trimestre del 2020 con ricavi pari a 73,4 milioni, in calo dell’8,9% rispetto agli 80,6 milioni del pari periodo 2019.
Le vendite della Divisione Heating sono scese del 9,2% a 56,4 milioni, mentre quelle della divisione Smart Gas Metering sono diminuite del 7,3% a 16,4 milioni, soprattutto in relazione al segmento residenziale per i ritardi dovuti alla sospensione delle attività di installazione a seguito del Covid-19.
A livello di area geografia, le vendite in Italia hanno visto un calo del 9,8%, che riflette l’impatto del lockdown di importanti clienti, mentre nel resto d’Europa le vendite hanno subito una contrazione del 4,9%, quasi completamente ascrivibile al mercato inglese.
Nel mercato americano si è registrata una diminuzione dell’11,9% che riflette le condizioni climatiche miti del primo trimestre 2020, nonché l’effetto timing nelle consegne ad alcuni importanti clienti. L’andamento dell’area Asia/Pacifico (-25,3%) risente del blocco pandemia sul mercato cinese.
L’Ebitda è pari a 8,9 milioni in calo del 28,8% dai 12,5 milioni del primo trimestre 2019, con il relativo margine che cede 3,4 punti percentuali fissandosi al 12,1%. L’andamento risente in maniera significativa degli effetti della riduzione dei volumi, solo in parte compensato da efficienze operative e di acquisto.
L’Ebit si contrae del 53,5% a 3,3 milioni, con un’incidenza sul fatturato pressocchè dimezzata al 4,5 per cento.
Il periodo si è chiuso con un utile netto pari a 4,2 milioni, beneficiando di differenze di cambio positive per 2,2 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 sale a 101,6 milioni rispetto a 78,4 milioni a fine anno 2019.