Technogym – Ricavi a 116,8 milioni nel 1Q 2020, resiste il mercato Italiano (+15,9%)

La società ha rilasciato i dati relativi ai ricavi consolidati del primo trimestre 2020, che hanno evidenziato una contrazione del 11,2% a 116,8 milioni rispetto allo stesso periodo 2019 (-11,9% a cambi costanti), scontando l’impatto del Covid-19.

In calo le vendite in quasi tutte le altre aree, soprattutto in Nord America (-17,2% a 14,8 milioni) e nelle aree Apac (-17,2% a 17,8 milioni), Meia (-24% a 8 milioni) e Latam (-34,5% a 2,6 milioni).

Più contenuta la contrazione sul mercato Europeo (esclusa Italia), che ha segnato un -8,6% a 61,2 milioni a causa della debolezza del mercato russo e britannico, solo parzialmente compensata dall’andamento positivo in Francia e Germania. In controtendenza invece il mercato italiano, che ha registrato un progresso del fatturato del 15,9% a 12,5 milioni.

In merito alle performance per canale di vendita, si segnala un forte incremento dell’Inside Sales (+10,2%) e del Retail (+72,1%), che beneficiano della maggiore esposizione al mercato Consumer, favorito dello scenario di lockdown imposto per contrastare la pandemia.

Più deboli invece i canali Commercial, con il Field Sales (che esprime il 69% del totale) in diminuzione del 11,7% e il WholeSales in contrazione del 21,3%.

Nerio Alessandri, presidente e Ad di Technogym, ha sottolineato che “Il lockdown vissuto negli ultimi mesi ha creato problemi per la salute in termini di forte aumento della sedentarietà, del peso corporeo, ansie e stress ed ha portato al peggioramento di alcune patologie in essere, come diabete e ipertensione. Di conseguenza le persone stanno manifestando una forte domanda di esercizio fisico e wellness”.

Ed ha aggiunto: “A partire dal mese di maggio, la situazione per i fitness clubs sta migliorando: in Cina i centri fitness sono già operativi e molti altri paesi seguiranno a breve. Le persone desiderano riprendere a socializzare ed i fitness clubs sono già pronti ad operare in sicurezza: sono previsti precisi protocolli di salute e prevenzione, l’utilizzo di macchinari è idoneo al distanziamento sociale ed i sistemi software sono in grado di gestire accessi e capienza massima”.