Nel primo trimestre 2020 i ricavi del Gruppo Terna registrano una crescita su base annua del 5,7% a 567,5 milioni.
Un risultato attribuibile principalmente all’incremento del fatturato delle Attività Regolate (+3,3% a 516,6 milioni, il 91% del totale), unito al contributo delle Attività Non Regolate (+33,4% a 43,9 milioni, il 7,7% del totale) e dell’Internazionale (+66,7% a 7 milioni, il 1,2% del totale), in particolare per l’andamento degli ordini di commesse del Gruppo Tamini, per il progetto dell’Interconnector privato Italia-Montenegro e per i risultati delle attività in concessione in Brasile.
L’Ebitda si attesta a 434,2 milioni, in crescita 3,3% rispetto ai 420,2 milioni del periodo di confronto.
L’Ebit del periodo migliora dello 0,8% a 282,0 milioni, a valle di ammortamenti e svalutazioni saliti del 8,4% a 152,2 milioni.
Il conto economico chiude con un utile netto di Gruppo sostanzialmente stabile a 186,6 milioni (+0,3%).
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 cifra in 8.408,5 milioni in aumento di circa 150 milioni rispetto a 8.258,6 milioni di fine dicembre dicembre 2019.
Gli investimenti ammontano a 217,5 milioni in progresso del il 32,3% rispetto a 164,4 milioni nel periodo di confronto.
Tra i principali progetti si segnalano il riassetto dell’area metropolitana di Napoli, della rete elettrica in alta tensione in Sicilia e nell’Alto Bellunese e gli interventi per la stazione
di Garaguso, oltre agli interventi per l’approvvigionamento di dispositivi destinati ad accrescere sicurezza, adeguatezza, resilienza e stabilità della rete, nei punti più critici per la gestione dei flussi di energia.
Prevedibile evoluzione della gestione
L’impatto economico dell’emergenza COVID-19 sulle attività del Gruppo Terna è attualmente in fase di determinazione, tuttavia il management non si attende impatti diretti significativi dato il profilo strettamente regolato del business.