Al 31 marzo 2020 l’indebitamento finanziario netto del gruppo ammonta a 60 milioni, di cui 21,4 milioni riferiti a componenti a breve termine e 8,6 milioni a componenti a medio/lungo termine. Il dato risulta migliore rispetto all’ammontare evidenziato nel budget 2020.
L’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 a partire dall’esercizio 2019, ha comportato un effetto negativo sulla posizione finanziaria netta per 3,5 milioni.
Con riferimento ai risultati al 31 marzo 2020, la società precisa che sia i ricavi consolidati sia l’Ebitda sono risultati inferiori rispetto a quanto previsto dal budget a causa del rallentamento generale delle attività in Italia e in Cina.
La società fa sapere inoltre che al 31 marzo 2020 non esistono iniziative di carattere legale da parte dei creditori, né si registrano situazioni di carenza degli approvvigionamenti e delle forniture dovuti ai ritardi nei pagamenti.
Infine, il budget 2020 e il piano industriale 2020-24 saranno rivisti in occasione della chiusura al 30 giugno 2020, al fine di includere gli effetti derivanti dalla pandemia di Covid-19.