Cairo Communication ha chiuso il 2019 con ricavi lordi consolidati scesi a 241,1 milioni (-16,1% a/a), scontando gli impatti legati al diffondersi della pandemia da Covid-19.
Nello specifico, il settore editoriale Periodici (Cairo Editore) ha registrato ricavi per 22,5 milioni (-5,9%), il fatturato del settore concessionarie si è fissato a 39 milioni (-11,8%), il giro d’affari del comparto editoriale televisivo (La7) è stato pari a 25,9 milioni (-8,2%), mentre i ricavi dell’area operatore di rete (Cairo Network) sono rimasti stabili a 3 milioni. Infine, RCS ha ridotto il proprio giro d’affari lordo a 181,7 milioni (-18%).
L’Ebitda è sceso a 2,1 milioni (26,6 milioni nel primo trimestre 2019), impattato anche da
oneri non ricorrenti per 4,7 milioni per lo stanziamento di fondi relativi ad interventi sul personale per i prepensionamenti. Escludendo tali oneri, l’Ebitda si esprime in 6,8 milioni.
L’Ebit ha invertito il segno passando in negativo per 16,6 milioni (+9 milioni nel periodo di confronto), scontando anche maggiori ammortamenti e svalutazioni per 18,7 milioni (+6,3%).
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 7 milioni (utile netto per 2,7 milioni nel primo trimestre 2019).
Dal lato patrimoniale, considerando l’applicazione dell’IFRS 16 al 31 marzo 2020 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 306,5 milioni rispetto ai 339,2 milioni a fine dicembre 2019. Escludendo l’applicazione di suddetto principio contabile, il dato si fissa a 108,9 milioni (134,6 milioni al 31 dicembre 2019).
Lo sviluppo della situazione legata alla pandemia e i suoi potenziali effetti sull’evoluzione della gestione non sono al momento ancora prevedibili. In ogni caso, il gruppo ritiene di disporre di leve gestionali adeguate per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria nel 2020 e confermare quindi le proprie prospettive di medio-lungo periodo.