ENAV – Le iniziative di efficientamento limitano l’effetto Covid-19 nel 1Q 2020

ENAV ha approvato i risultati del primo trimestre 2020, condizionati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 e dalla conseguente contrazione del traffico di rotta e di terminale, espressi in unità di servizio.

Nel dettaglio, il traffico di rotta è diminuito del 12,3% rispetto al primo trimestre del 2019, in linea con la media europea (-13,3%). Il bimestre gennaio-febbraio ha mostrato un deciso aumento del traffico (+9,8% su base annua), mentre marzo è stato fortemente impattato dal lock-down con un calo di oltre il 50% sul traffico di rotta. Il traffico di sorvolo (voli che non decollano o atterrano sugli scali italiani) ha registrato un incremento del 3,2%, da attribuire in parte al ritardato lock-down, rispetto all’Italia, degli altri paesi europei.

Il traffico di terminale mostra invece una riduzione pari al 22,4%. A partire dal 13 marzo sono rimasti aperti solo 18 dei 45 aeroporti gestiti da ENAV su tutto il territorio nazionale. Nel mese di marzo i principali 8 scali italiani hanno registrato una riduzione superiore al 90%.

Passando ai risultati economico-finanziari, i ricavi consolidati del trimestre si attestano a 171,6 milioni, in flessione del 3,8% su base annua per via della riduzione dei ricavi da traffico, in parte compensata dal meccanismo di parziale copertura dal rischio traffico insito nella regolamentazione.

I ricavi da attività operativa si fissano a 134,9 milioni, in diminuzione del 23,5% a causa dei minori ricavi da servizi di rotta (-24% a 94,3 milioni) e ricavi di terminale (-30,8% a 32,5 milioni).

I ricavi da mercato non regolamentato, invece, sono più che raddoppiati passando da 2,4 a 5,8 milioni, soprattutto grazie al contributo (3,1 milioni) della controllata IDS AirNav, acquisita da ENAV nel mese di luglio 2019. Gli altri ricavi da mercato non regolamentato si riferiscono principalmente a prestazioni di controllo delle radioassistenze e attività di consulenza aeronautica svolta anche sul mercato estero.

La componente di balance (il meccanismo che prevede per ENAV il recupero o la restituzione ai vettori degli effetti derivanti dallo scostamento tra il traffico aereo previsto nel piano tariffario e quello a consuntivo nonché il recupero dei costi e del traffico per i servizi erogati sugli aeroporti di terza fascia) incide positivamente sui ricavi per 28,4 milioni, in aumento di 35 milioni rispetto al primo trimestre 2019.

L’Ebitda si riduce del 6,7% a 28,9 milioni, contenendo la flessione grazie alle iniziative di efficientamento intraprese, che hanno in gran parte compensato la pressione sui ricavi. Tali iniziative hanno permesso di ridurre i costi operativi del 3,2% rispetto al primo trimestre del 2019 (-6% su base comparabile, escluso l’effetto del consolidamento di IDS AirNav). L’Ebit è negativo per 3,2 milioni (-1,6 milioni nel primo trimestre 2019).

I primi tre mesi del 2020 si chiudono con una perdita netta di 6,2 milioni, rispetto al risultato netto negativo per 3,6 milioni al 31 marzo 2019. Tale differenza è dovuta anche alle maggiori imposte del periodo riferite ai risultati positivi della controllata Techno Sky. Da rilevare che il primo trimestre dell’anno soffre sempre di un effetto stagionalità negativo, ulteriormente amplificato dall’emergenza legata al Covid-19.

La posizione finanziaria netta è positiva per 153 milioni, in miglioramento di 26,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per l’effetto della dinamica degli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria e agli investimenti effettuati, che ha prodotto un flusso di cassa positivo.

L’outlook per il 2020 prevede ricavi in diminuzione mid-single digit rispetto al 2019 per via della forte contrazione del traffico aereo, in parte compensata dal meccanismo regolatorio di protezione. Per quanto riguarda l’utile netto viene stimato un impatto negativo high-single digit rispetto al 2019, mitigato dalle iniziative di efficienza sui costi.